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Torino, strage in famiglia: uccide moglie e figlio di 5 anni, poi tenta il suicidio

Pubblicato: 29/01/2021 09:10

Tragedia nel Torinese, a Carmagnola, dove un uomo sarebbe stato fermato dai carabinieri dopo aver ucciso la moglie e il figlio di 5 anni. Ad allertare le forze dell’ordine sarebbe stato un vicino, allarmato dalle urla provenienti dall’abitazione teatro della strage. L’uomo sarebbe stato soccorso dopo aver tentato il suicidio lanciandosi dal balcone.

Duplice omicidio in famiglia: uccide la moglie e il figlio di 5 anni

Una lite familiare, le urla, la furia cieca contro moglie e figlioletto e il tentativo di suicidio: è su questa sequenza dell’orrore che ora indagherebbero i carabinieri a Carmagnola, dopo il duplice omicidio consumatosi nella notte all’interno di un’abitazione.

Secondo la prima ricostruzione emersa, riferisce Ansa, ad agire sarebbe stato un 39enne, attualmente in stato di fermo e piantonato dai militari dopo il ricovero al Cto di Torino per le conseguenze di un tentativo di suicidio. Non sarebbe in pericolo di vita.

L’allarme lanciato da un vicino

La tragedia si sarebbe verificata nel cuore della notte, e a lanciare l’allarme sarebbe stato uno dei vicini di casa della famiglia, svegliato dalle urla provenienti dall’abitazione. I carabinieri sarebbero giunti sul posto trovando una scena che, riporta La Stampa, gli stessi inquirenti avrebbero definito “agghiacciante”.

Una lite familiare: l’ipotesi dietro la tragedia

Il duplice omicidio, secondo le informazioni filtrate in queste ore, sarebbe maturato nel contesto di una violenta lite i cui motivi sarebbero ancora al vaglio degli investigatori.

La tragedia è avvenuta in un palazzo di via Barbaroux, vittime la moglie dell’uomo, sua coetanea, e il loro bimbo di appena 5 anni. Dai primi rilievi del Nucleo Investigativo de Comando provinciale di Torino emergerebbe l’ipotesi che siano stati uccisi con un corpo contundente, ma l’arma del delitto non sarebbe stata ancora individuata con esattezza.

Stando a quanto finora emerso, il 39enne non avrebbe precedenti e si lavora anche per ricostruire il tessuto familiare in cui si è consumato il dramma.