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19enne va in coma nel 2020: si sveglia ora e scopre che c’è la pandemia

Pubblicato: 04/02/2021 14:42

Un ragazzo di 19 anni si è risvegliato da un coma durato 10 mesi e iniziato all’inizio di marzo 2020: quando ha ripreso conoscenza ha scoperto l’esistenza della pandemia che ha colpito l’intero globo nell’ultimo anno. Al giovane è anche stato rivelato che, durante i mesi di non coscienza, il ragazzo ha contratto il Covid per ben due volte. Sembra la premessa di un racconto di fantascienza, ma la vicenda è realmente avvenuta in una cittadina inglese.

L’incidente di Joseph

La vicenda è avvenuta a Burton upon Trent, una cittadina nella contea dello Staffordshire in Inghilterra. Joseph Flavill, 19 anni, è stato travolto da un’auto mentre camminava, lo scorso 1 marzo, a poche settimane dal primo lockdown. A causa di grave trauma cranico, Joseph ha trascorso lunghi mesi in stato di coma e solo adesso sta iniziando una lenta ripresa. La zia del ragazzo, Sally Flavill Smith, ha detto alla rivista inglese The Guardian: “Non sa niente della pandemia, dato che ha dormito per 10 mesi. La sua consapevolezza sta iniziando a migliorare ora, ma non sappiamo cosa sa“.

La decisione dei parenti di Joseph

Davanti alla storia fuori dal comune, Sally rimane ancora sconvolta e, continua nell’intervista: “Non so da dove cominciare. Un anno fa se qualcuno mi avesse detto cosa sarebbe successo nell’ultimo anno, non penso che ci avrei creduto. Non ho idea di come Joseph potrà capire quello che abbiamo passato tutti noi“. I parenti non possono ancora far visita al giovane, a causa delle restrizioni previste per il Covid-19. La famiglia ha provato a spiegare l’entità della pandemia al ragazzo tramite videochiamata, ma la situazione è troppo delicata per essere affrontata tramite schermo. “Quando potrà avere il contatto faccia a faccia, quella sarà l’occasione per provare a spiegargli cosa effettivamente è successo“.

Come sta Joseph oggi

Il diciannovenne, che continua a fare piccoli progressi, è stato ora spostato in un altro ospedale per continuare le cure. Ha ricominciato a muovere gli arti ed è ora in grado di rispondere a piccoli comandi, come toccarsi le orecchie e rispondere ‘sì’ o ‘no’ sbattendo le palpebre. La famiglia ha imparato a commuoversi per semplici gesti, mai dati per scontati e, ricorda la zia, i primi sorrisi di Joseph hanno fatto piangere i parenti. “Abbiamo ancora un lungo viaggio davanti -ha spiegato Flavill Smith a The Guardian- Ma i passi che ha compiuto nelle ultime tre settimane sono stati assolutamente incredibili“.

L’esperienza di Joseph con il Covid

Come se non fosse abbastanza, Joseph ha contratto il Covid non una, ma due volte durante il suo ricovero, ma si è ripreso in entrambe le occasioni. A dicembre, il ragazzo ha compiuto 19 anni e la mamma, Sharon, ha potuto fargli visita con le dovute precauzioni: distanziamento e dispositivi di protezione individuale. La zia Sally ha voluto ricordare anche quel terribile e commovente momento: “Joseph non era così consapevole come lo è ora e penso che (la mamma, N.d.R.) si sentisse incredibilmente triste perché non era sicura che Joseph potesse nemmeno vedere chi fosse. Stava aspettando da mesi per poter andare a trovarlo“.

Joseph prima dell’incidente

The Guardian racconta chi era Joseph prima di quel triste primo marzo. Flavill era un giovane “sportivo e attivo -si legge sul sito ufficiale della rivista- “e avrebbe dovuto ricevere il suo premio d’oro ‘Duke of Edinburgh’ a maggio“. La famiglia Flavill ha aperto una campagna di raccolta fondi chiamata “Joseph’s Journey, grazie a cui è riuscita a raccogliere a oggi più di 30mila sterline.