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Avvelenamento da monossido per Valerio Massimo Manfredi: lo scrittore lascia l’ospedale

Pubblicato: 25/02/2021 21:14

Valerio Massimo Manfredi, autore di tanti best-seller storici come Aléxandros e L’ultima Legione, sta meglio. Lo scrittore non è più un paziente presso l’ospedale di Grosseto, due settimane fa il ritrovamento in casa sua a Roma, insieme ad l’amica e collega Antonella Prenner, entrambi privi di sensi.

La causa dello svenimento una fuga di monossido di carbonio dalla caldaia di un appartamento vicino. Valerio Massimo Manfredi era stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Grosseto, Prenner invece era stata ricoverata presso l’ospedale Umberto I di Roma.

Valerio Massimo Manfredi dimesso

Secondo quanto riferisce AdnKronos, Valerio Massimo Manfredi sarebbe stato dimesso dall’ospedale di Grosseto, dove era ricoverato dallo scorso 11 febbraio. Lo scrittore era rimasto vittima di avvelenamento da monossido di carbonio ed era stato prima sottoposto più cicli di camera iperbarica, poi trasferito in terapia intensiva dove è stato posto in stato di coma farmacologico.

Lo scrittore è uscito dal coma il 16 febbraio e nella giornata di oggi avrebbe lasciato l’ospedale per essere trasferito in una struttura più vicina alla sua residenza. A dare il nulla osta al trasferimento, i famigliari dopo aver parlato con i medici delle condizioni dello scrittore.

Valerio Massimo Manfredi: avvelenamento da monossido

Era l’11 febbraio scorso quando, lo scrittore, sceneggiatore e docente universitario Valerio Massimo Manfredi e l’amica e collega, la filologa Antonella Prenner, venivano colti da malore a causa di una fuga di monossido di carbonio. Entrambi erano stati ritrovati nell’appartamento dello scrittore riversi a terra e privi di sensi. Manfredi era stato ricoverato d’urgenza presso l’ospedale San Camillo di Roma poi, vista la gravità delle sue condizioni, è stato predisposto il trasferimento presso l’ospedale Misericordia di Grosseto.

Stesso iter per Antonella Prenner, tutt’ora ricoverata presso l’ospedale Umberto I di Roma. Sulla vicenda indaga la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo per lesioni gravi. Al momento, l’appartamento accanto a quello di Valerio Massimo Manfredi è ancora sotto sequestro, pare che la fuga di gas si sia originata proprio da lì a causa di una caldaia malfunzionante; l’inchiesta è contro ignoti, al momento non ci sono indagati.

L’appartamento in questione è disabitato, adibito prima a galleria d’arte poi a set per film e fiction; i vigili del fuoco che hanno eseguito le perizie avrebbero ritrovato tracce di monossido anche nel mobilio presente nella casa.

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