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Regioni, cambiano i colori: la Sardegna va in zona bianca, altre rosse e arancioni. Cosa cambia

Pubblicato: 28/02/2021 16:03

A partire da lunedì 1 marzo ci sarà un nuovo e importante cambiamento nel sistema di colorazione delle Regioni, le ordinanze sono già state tutte firmate dal ministro della Salute Speranza: la Sardegna passa in zona bianca, diventando così la prima regione a raggiungere il traguardo sognato da tutti.

Cambiano colore anche altre 11 Regioni, due delle quali tornano in zona rossa; lo stesso varrà anche per alcuni singoli comuni come Sanremo e Ventimiglia.

La Sardegna passa in zona bianca

Con il passaggio in zona bianca i cambiamenti saranno radicali. La Sardegna è la prima regione ad aver raggiunto la quota 0,68 dell’indice Rt, con ben 29,47 casi su 100’000 abitanti. Un record assoluto dato che sul territorio sembra ancora ben lontano dall’essere raggiunto, dato che si contano 145 casi su 100’000 abitanti.

Con la zona bianca possono ufficialmente ripartire tutte le attività, comprese le palestre, le piscine, i teatri, i cinema, le sale da concerto e la didattica in presenza. Saranno reintrodotte anche le aperture serali per le attività e lo slittamento del coprifuoco. Rimane ovviamente l’obbligo di mascherina all’interno e dove ci sono luoghi affollati.

Due Regioni in zona rossa: cosa cambia

Molise e Basilicata tornano in zona rossa, rispetto ai vecchi decreti Conte, ci sono novità per le Regioni che entrano in zona rossa, oltre a quello che già si conosce quindi: autocertificazione alla mano, spostamenti ridotti al minimo, chiusura di tutte le attività, con bar e ristoranti che possono lavorare solo con asporto e delivery… in Basilicata sarà fermata la didattica in presenza per le istituzioni scolastiche dalla scuola primaria in avanti.

Fino al 6 marzo non sono vietate le visite in casa ad amici e parenti massimo 2 adulti con minori a carico, attenzione però, perché questo non sarà più possibile con l’entrata in vigore del decreto Draghi. Chiuso tutto tranne alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, parrucchieri (fino al 6 marzo), lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie…. Coprifuoco dalle 22 alle 5.

Regioni arancioni

L’iter per le Regioni arancioni non cambia rispetto al solito; le attività al dettaglio restano aperte, ristoranti e bar possono lavorare solo con asporto, che dalle 18 alle 22 sarà possibile solo per locali con cucina. Il delivery resta senza limiti di orario. Chiusi musei, cinema, teatri, palestre e piscine, si alle attività sportive all’aperto.

  • Abruzzo
  • Campania
  • Emilia-Romagna
  • Lombardia
  • Marche
  • Piemonte
  • Toscana
  • Provincia autonoma di Bolzano
  • Provincia autonoma di Trento
  • Umbria

Zona gialla:

  • Calabria
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Lazio
  • Puglia
  • Sicilia
  • Valle d’Aosta
  • Veneto
  • Liguria

Quando usare l’autocertificazione

Per alcune Regioni e diversi comuni torna l’autocertificazione: in zona gialla sarà necessaria in caso di spostamenti tra Regioni e per gli spostamenti negli orari del coprifuoco. In zona arancione invece, l’autocertificazione sarà necessaria per giustificare i propri spostamenti fuori dal proprio comune di residenza oltre quello della Regione, per gli orari del coprifuoco…

Infine in zona rossa, l’autocertificazione serve sempre, dato che gli spostamenti sono vietati salvo che per ragioni di necessità, lavoro e urgenza.

Scuole chiuse

Le nuove zone rosse potrebbero vedere la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, ad anticiparlo sarebbero le nuove proposte del Cts al governo, per il prossimo dpcm, primo del governo Draghi, che entrerà in vigore il prossimo 6 marzo.

Lo stringimento delle misure sarà applicato soprattuto laddove l’incidenza sarà di 250 positivi su 100’000 abitanti, la durata delle ordinanze sarà di 7 giorni, quando sarà fatto l’aggiornamento settimanale dei dati per valutare un allentamento di misure. Al momento queste misure sono solo proposte verbalizzate che saranno sottoposte al Presidente del Consiglio Draghi in vista dell’elaborazione del nuovo dpcm. In Campania e in Abruzzo però, queste misure sono già in vigore.