Papa Francesco ha avuto questa mattina uno storico incontro con il grande ayatollah Ali al-Sistani, leader della comunità sciita dell’Iraq. Bergoglio è il primo pontefice in visita nella “terra di Abramo”, un viaggio apostolico che ha lo scopo di rinsaldare la collaborazione e la pace tra fedi in un Iraq ancora minacciato dall’estremismo religioso, che colpisce anche la minoranza cristiana del Paese.
Papa Francesco, 84 anni, il cui viaggio si concluderà lunedì, ha visitato e visiterà nei prossimi giorni luoghi simbolo del Paese mediorientale. Nel pomeriggio ci sarà l’incontro interreligioso a Ur dei Caldei, nei pressi di Nassirya, con gli esponenti delle fedi presenti in Iraq.
Papa Francesco in Iraq: l’incontro con al Sistani
L’ayatollah al-Sistani è la massima figura di riferimento degli sciiti in Iraq, che Papa Francesco ha incontrato questa mattina nella sua casa di Najaf. Un incontro privato, in cui erano presente solo i rispettivi interpreti, durato 45 minuti. Il Papa ha “sottolineato l’importanza della collaborazione e dell’amicizia fra le comunità religiose“, si legge nel breve comunicato.

Il Papa avrebbe ringraziato l’ayatollah al-Sistani “perché, assieme alla comunità sciita, di fronte alla violenza e alle grandi difficoltà degli anni scorsi, ha levato la sua voce in difesa dei più deboli e perseguitati, affermando la sacralità della vita umana e l’importanza dell’unità del popolo iracheno“.
Al Sistani, chi è il leader della comunità sciita irachena
Ali al-Sistani è la maggior figura dello sciismo in Iraq. L’ayatollah, 91enne, è nato in Iran, che ha lasciato in gioventù per continuare i suoi studi coranici in Iraq. È uno dei leader religiosi sciiti più rispettati, che ha promosso nel corso degli anni una politica di tolleranza tra le varie comunità musulmane in Iraq e verso i curdi.
Al Sistani ha avuto un ruolo centrale nella politica dopo l’invasione dell’Iraq nel 2003, a cui ha dato un contributo verso la democratizzazione del Paese. Nel corso degli anni ha emanato delle fatwa (una risposta a un quesito legale emanato da figure rilevanti nello sciismo) per far partecipare gli iracheni al voto, e per combattere lo Stato Islamico nel 2014.

Najaf, la città sacra per gli sciiti
Papa Francesco ha incontrato al Sistani a Najaf, terza città sacra per gli sciiti dopo Mecca e Medina. Lì, a 160 km da Baghdad, è sepolto Ali, genero e cugino del profeta Maometto, primo imam degli sciiti, una delle due correnti politiche e teologiche dell’Islam, insieme al sunnismo.
La divisione tra queste due correnti nasce proprio sulla successione come guida dell’Islam a Maometto, e nel corso dei secoli ha portato a due percorsi divergenti e spesso conflittuali tra sciiti e sunniti (questi ultimi sono oggi circa l’80% dei musulmani).
Papa Francesco visita la Casa di Abramo
Nel corso della giornata di oggi, Papa Francesco si troverà a Ur dei Caldei, vicino Nassirya, dove si svolgerà la preghiera interreligiosa. Un luogo simbolo anche questo, dove secondo il mito si trovava la casa di Abramo, e dove sorge la Ziggurat, monumento dell’era sumerica.
Abramo è una figura importante non solo per i cristiani, ma anche per ebrei e musulmani, che lo considerano capostipite e patriarca.