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Amadeus chiude il Festival di Sanremo con il botto di ascolti e riprende il discorso sull’Ama-Ter

Pubblicato: 07/03/2021 18:37

Amadeus spegne le luci del palco dell’Ariston e su tutto il Festival di Sanremo 2021, ribattezzato come Sanremo 70+1. Il conduttore ha salutato la kermesse con un boom di ascolti raggiunto dalla serata della finale. Durante la conferenza stampa d i domenica, il conduttore ha ringraziato la Rai e tutto il team per il lungo percorso svolto e ha lasciato la porta aperta ad una terza esperienza, ma senza essere categorico.

Amadeus chiude il Festival di Sanremo

Una serata record quella della finale del Festival di Sanremo che ha fatto il record di ascolti con 13’230’000 spettatori e il 49,9% di share per la prima parte della serata e 7’730’000 spettatori con il 62,5% di share per la seconda parte; con una media di 10’715’000 spettatori e il 53,5% di share.

Il Festival ha avuto anche un bilancio economico in positivo, l’incasso pubblicitario del Festival è stato di 38milioni di euro triplicando circa il costo totale della Kermesse (circa di 15milioni).

Un dato in netto rialzo rispetto al calo registrato con la seconda e la terza serata. Amadeus e Fiorello possono dunque ritenersi ampiamente soddisfatti e la loro ferma convinzione a portare a termine questo Festival di Sanremo è stato ampiamente ripagato.

Un successo ampiamente festeggiato dalla dirigenza Rai che spera fortemente in un Ama-ter, anche se Amadeus frena. “Si meritano l’applauso di quella sala che quest’anno è stata vuota. Amadeus come Fiorello fanno parte del patrimonio di questa azienda. Quindi il patrimonio va valorizzato ancora di più” ha detto Salini in conferenza stampa.

Fiorello risponde alle critiche

In collegamento telefonico con la conferenza stampa, Fiorello si è tolto un enorme sassolino dalla scarpa rispondendo a tutte le critiche della settimana che hanno colpito proprio gli ascolti.

Ho sentito solo numeri pazzeschi e poi però ho letto cose che non mi combaciano. Mi chiedo, ma cos’hanno visto? perché ho letto addirittura la parola flop, 14milioni flop? C’è qualcosa che non mi torna o sto sbagliando io? Spiegatemi” ha detto, ringraziando poi tutti i presenti.

Secondo me ci siamo inventati un mestiere, quello di fare uno spettacolo per nessuno in sala” ha detto Fiorello tornando sull’assenza di pubblico e del perché fosse importante la presenza. Il pubblico non è fondamentale solo per dare la carica

Amadeus ritorna sull’Ama-Ter

Il conduttore e direttore artistico del Festival non esclude del tutto la possibilità di un ritorno all’Ariston, a differenza di quanto detto nella giornata di sabato: “Abbiamo fatto due anni insieme di Sanremo che non dimenticheremo più. Sabato ho detto no all’Ama Ter in maniera consapevole, l’avevamo già valutato con Fiorello. Pensiamo che sia un grande evento, non un programma tv. Quindi ci vogliono energia, forza, idee per rendergli merito. Ringrazio Salini per la proposta, ma in questo momento l’idea è di fermarci un attimo. Poi se la Rai e il pubblico desidereranno e si ritroveranno l’energia, la voglia, la forza e l’idea ne riparleremo”.

A frenare Amadeus è anche la questione del suo contratto con la Rai, la cui scadenza è prevista ad agosto. “Sono felice di tornare a quello che è il mio lavoro quotidiano, a fare quiz, a trovare nuove idee. Mi scade il contratto in agosto, spero di continuare in Rai, che per me è motivo di orgoglio e onore. Spero di farlo il più a lungo possibile” ha detto il conduttore.

Il Festival dal protocollo sanitario rigidissimo

La 71esima edizione del Festival di Sanremo è stata peculiare anche perché andata in onda in tempi di Covid. Per permettere che il meccanismo si mettesse in moto, è stato necessario un rigido lavoro di programmazione e rispetto di protocolli sanitari. Sono 5’800 i tamponi effettuati solo nella settimana del Festival e solo 8 quelli positivi.

Il Festival di Sanremo 2021 si chiude definitivamente, le luci sul palco dell’Ariston si spengono e non si sa quando si riaccenderanno. Stando all’ultimo DPCM i luoghi della cultura potranno riaprire dal 27 marzo per le regioni in zona gialla, ma con tutte le dovute limitazioni. Il Festival ha costantemente riportato l’attenzione sul delicato tema della crisi del settore dello spettacolo che coinvolge tutti, non solo chi va in scena.