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Gianni Agnelli: la vita dell’Avvocato Gianni Agnelli a 100 anni dalla nascita. L’Avvocato tra Fiat, Ferrari e Juventus

Pubblicato: 12/03/2021 09:20

Nasceva 100 anni fa, il 12 marzo 1921, a Torino, Gianni Agnelli. All’anagrafe Giovanni Agnelli, ma per tutti l’Avvocato, l’industriale con capacità eccezionali che ha fatto grande Torino, ma non solo questo: ex presidente di Confindustria, senatore a vita con la passione dello sport.

La famiglia Agnelli

Gianni Agnelli era figlio di Edoardo e di Virginia Bourbon del Monte, il nonno era il senatore Giovanni Agnelli, da cui riprende il nome, fondatore insieme ad altri della FIAT, che il nipote rese poi grande. Il padre Edoardo morì tragicamente in un incidente aereo quando Gianni aveva 14 anni. Molto in comune con il nonno, che tutti chiamavano “il Senatore”, mentre a lui tutti si riferivano come l’Avvocato. Nel 1953, sposò a Strasburgo, Marella Caracciolo dei Principi di Castagneto e insieme ebbero due figli: Edoardo e Margherita.

Gianni Agnelli: i grandi dolori familiari

Resta orfano a soli 14 anni, ma è solo uno dei grandi dolori della sua vita. Agnelli perde anche il figlio, Edoardo Agnelli, morto suicida il 15 novembre 2000, aveva 46 anni. Oggi è sepolto nella monumentale tomba di famiglia, sopra il cimitero di Villar Perosa. Poi la morte del nipote Giovannino, presidente della Piaggio, scomparso prematuramente a causa di un cancro a soli 33 anni. In molti lo consideravano come il suo erede naturale.

Agnelli e la Fiat

Il 30 aprile 1966, il presidente FIAT Vittorio Valletta propose come suo successore proprio Gianni Agnelli. Quelli sono gli anni difficili degli scioperi e delle tensioni sociali. Per l’Avvocato diventa fondamentale trovare una mediazione con le parti sociali, per portare avanti l’azienda in quegli anni. Nel 1974, e per i due anni successivi, è presidente di Confindustria. Negli anni 2000 cambia di nuovo tutto aprendosi al mondo e creando la prima intesa con la General Motors.

Gianni Agnelli e la Juventus

La Juve è stato il grande amore di una vita, come capita spesso per i grandi appassionati di calcio. Ne diventa presidente a soli 26 anni, nel 1947, e resta alla guida della società fino al 1954, con all’attivo due scudetti vinti. Michel Platini uno dei “suoi” calciatori più amati, tanto che tutti ricordano la celebre frase: “l’abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras“. Poi ancora Roberto Baggio, fino a Alessandro Del Piero, proprio da lui soprannominato Pinturicchio, come il pittore.

L’amore per la Ferrari

La Ferrari l’hanno amata tutti, ma veramente tutti, nel mondo. Un marchio che ha fatto la storia e una macchina da corsa per cui tutti hanno tifato, italiani e non. Agnelli aveva occhio per i campioni: Michael Schumacher viene ingaggiato nel 1996, e con la Rossa Schumi vince 5 titoli, diventando il pilota preferito nella storia della scuderia del cavallino.