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25enne lamenta dolori, dalla radiografia l’incredibile scoperta: ha una lama nel torace da 15 mesi

Pubblicato: 09/04/2021 17:46

Ha dell’incredibile la disavventura capitata a Kent Ryan Tomao e che ha sconvolto l’opinione pubblica filippica. Il 25enne ha scoperto, infatti, di avere una lama di coltello nel torace, a 14 mesi da un’aggressione subita a Kidapawan, capoluogo della provincia di Cotabato. Secondo le testate giornalistiche locali, il ragazzo è stato ricoverato in clinica nel gennaio 2020 dopo l’improvviso attacco da parte di alcuni criminali. I medici avrebbero provveduto a medicare la ferita, senza però preoccuparsi di eventuali residui presenti nel corpo di Tomao.

Lama nel petto dopo un’aggressione: la storia di Kent Ryan Tomao

Nonostante l’immediato soccorso, il giovane filippino Kent Ryan Tomao si è accorto che il dolore non si placava. Infatti, il 23 marzo 2021, si è recato in ospedale, al fine di sottoporsi ad una serie di esami radiografici. Secondo quanto riportano fonti estere, gli esami sono stati effettuati anche perché requisito di fondamentale importanza per intraprendere una determinata carriera nella provincia di Agusan del Sur, nell’isola di Mindanao.

L’esito si è rivelato alquanto inaspettato. Nel particolare, i raggi X hanno mostrato che la lama di un affilato coltello, utilizzato un anno prima dagli aggressori, era ancora situata all’interno del torace di Kent Tomao.

Lama nel petto di un 25enne: cosa accadrà in futuro?

La negligenza e la mancata professionalità dei medici dell’ospedale pubblico hanno colpito profondamente Kent Ryan Tomao, il quale secondo quanto riportano le fonti avrebbe detto: “Mi sono sempre chiesto perché sento un po’ di dolore al petto quando fa freddo, ma non avevo idea che all’interno del corpo avessi un coltello“. Per incredibile che possa sembrare, il ragazzo ha dichiarato che: “Il dolore non era mai così forte da andare a vedere un dottore. Ho solo aspettato che passasse. Ora sono felice di sapere qual è il problema“.

L’uomo ha dichiarato di voler procedere con la rimozione del corpo estraneo, presso il centro medico che si è preso cura di lui in passato: “I medici non hanno controllato le mie ferite l’anno scorso, e credo sia in parte colpa loro quanto mi è accaduto. Dovrebbero sistemarmi loro”. Lo stesso, avrebbe poi aggiunto che non intraprenderà vie legali e non sporgerà denuncia ai medici che hanno saturato la ferita.

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