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Riaperture e Covid-19: le regioni attendono di conoscere il futuro del Paese

Pubblicato: 15/04/2021 08:53

Fino a fine aprile, ormai lo sappiamo, l’Italia sarà divisa tra zona arancione e zona rossa, in attesa che la campagna vaccinale vada avanti. Domani, comunque, ci sarà la cabina di regia in cui si parlerà di un possibile allentamento delle misure ancora prima del 30 aprile. Teatri, cinema, musei, palestre e piscine, attendono di capire quando potranno riaprire dopo le lunghissime chiusure.

Riaperture: il futuro delle regioni

Non solo l’arte e lo sport, anche bar e ristoranti aspettano di capire quando potranno riaprire al pubblico anche di sera, senza fare affidamento solo sull’asporto, come fatto fino ad ora. Il presidente della conferenza delle regioni, Massimiliano Fedriga, ha spiegato che “In questo momento non stiamo affrontando solo un tema economico e lavorativo“, “i cittadini non vivono più come un anno fa le misure messe in campo. Dopo un anno di sacrifici, e a volte di drammi, c’è molta ritrosia a rispettare i divieti“, riporta Adnkronos. “E allora, io dico: non è meglio cercare di trovare delle regole, anche rigide ma per farle rispettare, piuttosto che mettere dei divieti?“, si interroga ora.

Stadi di calcio con il pubblico e la reazione di Franceschini

Intanto una riapertura ci sarà sicuramente e ha acceso il dibattito non solo politico. Nelle scorse ore è arrivato l’ok del Governo ad ospitare il pubblico negli stadi durante gli Europei ad almeno il 25% della capienza. La notizia ha scatenato immediatamente il dibattito alimentato anche dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha reagito chiedendo che anche per i concerti negli stadi o in spazi analoghi valgano insomma le stesse regole previste per il calcio. “Nel caso in cui il Comitato tecnico-scientifico dovesse autorizzare eventi sportivi con il pubblico, le stesse regole dovrebbero riguardare i concerti e gli spettacoli negli stadi o in spazi analoghi“, ha detto il ministro.

Franceschini non è stato l’unico a spingere allora verso una riapertura. “Ho visto che l’11 giugno ci saranno gli Europei con lo stadio aperto per Italia-Turchia… liberi tutti allora? Ci entreranno 20mila persone all’Olimpico, immagino che l’11 di giugno sia la parte finale della liberazione“, ha commentato Luca Zaia. “Chi la volesse leggere in maniera maldestra potrebbe dire che sto parlando male di questa apertura. Invece dico: ‘bene’, prendiamo atto che l’11 giugno siamo aperti, vediamo di capire strada facendo cosa si può aprire in questi 60 giorni” ha concluso quindi il presidente della Regione Veneto.