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Violentata e uccisa a coltellate a Pompei Grazia Severino: domani avrebbe compiuto 24 anni

Pubblicato: 29/04/2021 21:31

Un corpo massacrato quello che hanno trovato i sanitari del 118 a Pompei, in provincia di Napoli. Grazia Severino, che domani avrebbe compiuto 24 anni, aveva le caviglie spezzate e segni di violenza sessuale sul corpo, ferito da almeno 3 coltellate. Inutile la corsa per salvarla, la 24enne è morta all’ospedale di Castellammare di Stabia.

Morta Grazia Severino a Pompei: violentata e uccisa

Una barbara aggressione che è costata la vita a Grazia Severino, 24 anni, trovata mentre si dissanguava nel box auto di un condominio in via Carlo Alberto I traversa, a Pompei. Il luogo si trova a poche centinaia di metri dalla basilica della Madonna di Pompei, in una zona molto frequentata.

Sgomenti i primi soccorritori, che avrebbero trovato la 24enne in una pozza di sangue, come riferiscono le testate locali. Sul corpo sarebbero state rinvenute 3 coltellate all’addome, ma Grazia Severino avrebbe avuto anche entrambe le caviglie spezzate, che fanno ipotizzare un tentativo di fuga, probabilmente dai piani superiori della palazzina. La giovane avrebbe segni di violenza sessuale, con abrasioni nelle parti intime, e sarebbe morta poco dopo il ricovero all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.

Le indagini sulla morte di Grazia Severino

Sul femminicidio indagano i Carabinieri di Castellammare di Stabia e di Carabinieri Pompei, mentre a coordinare le indagini è la Procura di Torre Annunziata. Non è chiaro quale sia al momento la dinamica dell’aggressione, e dove sia avvenuta esattamente. Il sospetto è che a perpetrare la violenza sessuale siano state più persone. Al momento si stanno svolgendo rilievi nel condominio e i magistrati stanno ascoltando la famiglia e gli amici della vittima.

La rabbia della comunità

Grazia Severino domani avrebbe compiuto 24 anni. La giovane era una studentessa, e viveva nelle vicinanze del condominio dove è stata trovata morta. Stravolte le comunità di Pompei e Castellammare di Stabia, che si uniscono al dolore della famiglia per questo ennesimo femminicidio. Intervengono anche le associazioni contro la violenza sulle donne che chiedono maggiore attenzione sulla prevenzione di questi tragici episodi.