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Matteo Salvini risponde a Fedez e condanna le frasi omofobe a Domenica Live

Pubblicato: 02/05/2021 16:44

Fedez, il giorno dopo il concerto del Primo Maggio. A Domenica Live Matteo Salvini commenta con Barbara d’Urso quanto accaduto nella serata di sabato e le denunce fate dal cantante. Il leader della Lega si è detto pronto al dialogo con Fedez e non solo, ha anche condannato le frasi omofobe citate da Fedez.

Matteo Salvini commenta il discorso di Fedez a Domenica Live

Innanzitutto litigare non serve, è un momento drammatico” ha detto Matteo Salvini ricordando il dramma del Covid che ancor stringe l’Italia in una morsa fatta di malati e decessi. “Cerco di costruire, di proporre… anzi lo dico anche a te Barbara se vorrai costruire un confronto tranquillo e pacato nel tuo studio e invitare anche Fedez io do la mia disponibilità” ha commentato.

Salvini si è poi scagliato contro le frasi citate da Fedez sul palco del concero: “Le frasi che ho sentito sono disgustose perché chi aggredisce, minaccia e augura la morte va curato e va punito, a prescindere dal colore della pelle e dai gusti sessuali. Io personalmente ne ricevo su Facebook e su Instagram (..) vado oltre. L’Italia ora ci chiede di risolvere, condannando chiunque si esprima in maniera così bestiale e ricordando che chi aggredisce oggi rischia fino a 16 anni di galera“.

Matteo Salvini contro il Ddl Zan

Anche sul tema della censura, condannata da Fedez, Salvini ha voluto commentare: “Sono contro ogni censura però non ci devono essere artisti di serie a e serie b, non mi spiego la voglia di censura a Pio e Amedeo – in riferimento al monologo recitato dai due comici andato in onda venerdì sera– se la libertà esiste, esiste per tutti (…) la Rai è pagata da tutti gli italiani” ha

Matteo Salvini ha poi continuato il suo intevento spiegando perché non intende appoggiare il Ddl Zan: “Perché contesto? – ha detto- Sono due passaggi: il primo, proposito di censura, è il fatto che il testo prevede la galera fino a 6 anni per chi esprime alcune idee, io ritengo che l’amore sia libero ma per quello che mi riguarda i bimbi hanno bisogno di una mamma e un papà, vengono adottati da una mamma e da un papà. Io un domani potrei rischiare fino a 6 anni di carcere perché sono contro le adozioni omosessuali e lo dico”.

Il Ddl zan inserisce un nuovo reato che processa le idee e quello che non mi piace è che entra nelle scuole elementari e porta una ideologia gender.
Lasciamo fuori i bimbi da questa contesa. (…)La lega propone di inasprire le pene per chi discrimina perché se discrimini sei un cretino e vai in galera, però senza entrare in un discorso che riguarda i valori. Senza che qualcuno mi possa processare dandomi del retrogrado per questo
“.

La conduttrice però non ha voluto mollare la presa e ha cercato di far ragionare il suo ospite: “Il Ddl Zan chiede l’aggravante per la discriminazione sessuale, quella razziale c’è già. (…) Se io vengo aggredita per un parcheggio quello che mi aggredisce per strada viene punito per violenza. Se io vengo aggredita perché bacio una donna vengo aggredita in quanto omosessuale che non è una categoria ma la normalità. Se picchi un omosessuale serve un’aggravante. Noi vogliamo una legge che ci tuteli da questa aggravante”.

Che cosa prevede il Ddl Zan?

Le dichiarazioni del leader della Lega Salvini hanno messo in difficoltà la padrona di casa, che ha cercato di chiedergli più volte chiarimenti. A tal proposito occore in questo caso elencare i punti principali del testo di legge.

Il Ddl Zan è un decreto legge che prende il nome dal deputato PD Alessandro Zan. Si tratta di un disegno di legge contro le discriminazioni basati su genere, sesso, disabilità e orientamento sessuale. Il Ddl Zan è una legge a iter parlamentare regolamentato dagli articoli 72 e 78 della Costituzione. Il Ddl Zan, se approvato, andrebbe ad integrare le leggi contro gli atti violenti a sfondo razziale (legge Mancino), e prevede:

  • Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità (dove per sesso si intende quello biologico/anagrafico, per genere si intende qualsiasi manifestazione esteriore di una persona che sia conforme/contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso. Per orientamento sessuale si intende l’attrazione sessuale affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, stesso sesso o entrambi i sessi). Persone con disabilità.
  • Il Ddl Zan prevede reclusione fino a 18 mesi o una multa fino a 6mila euro per chi commette discriminazioni fondate sulle categorie sopracitati.
  • Il carcere dal 6 a 4 anni per chi partecipa o aiuta organizzazioni aventi tra i suoi scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per gli stessi motivi
  • Per reati commessi con finalità discriminatorie o di odio la pena viene aumentata dove il condannato può ricevere uno sconto di pena se presta un lavoro a favore di associazione a tutela delle vittime dei reati
  • Il Ddl prevede anche la creazione di una giornata nazionale contro l’omofobia, che cadrebbe il 17 maggio.
  • Programmi di sensiblizzazione su questo tipo di discriminazioni
  • Il finanziamento di 4milioni all’anno per sostenere centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, per prestare assistenza legale, sanitaria, psicologica e vitto e alloggio alle vittime dei reati di odio e discriminazione.
Ultimo Aggiornamento: 02/05/2021 16:54