C’è un Paese sotto choc, in queste ore, per l’orrore consumatosi all’interno di un asilo in cui bambini e maestre sono stati aggrediti a colpi di machete. La notizia riguarda una scuola per l’infanzia di Saudades, nello Stato brasiliano di Santa Catarina, e il bilancio è drammatico: le autorità parlano di almeno 5 morti. Poco dopo l’assalto, la polizia avrebbe fermato un 18enne.
Orrore in un asilo: bambini e maestre uccisi con un machete
Dalle informazioni diffuse dalle autorità locali emerge il quadro sconvolgente di una strage di cui ora si cercano di ricostruire dinamica e responsabilità. Al momento, il sospettato sarebbe un giovane di 18 anni attualmente ricoverato dopo un tentativo di suicidio: consumato il massacro, si sarebbe ferito con la stessa arma al collo e all’addome e verserebbe in gravi condizioni in un ospedale della città di Pinhalzinho.
Il bilancio sarebbe apparso da subito gravissimo: le autorità avrebbero confermato la morte di 3 bambini e due maestre. Gli altri minori e adulti presenti nella struttura si sarebbero salvati dalla furia del killer chiudendosi a chiave nelle aule.
La governatrice dello Stato di Santa Catarina, Daniela Reinehr, ha decretato un lutto di tre giorni per la tragedia all’asilo nido di Saudades, e ha diffuso un comunicato: “Esprimo la mia profonda tristezza e offro la mia solidarietà a tutti nella municipalità di Saudades. I nostri team di pubblica sicurezza lavorano per fornire tutta l’assistenza alle vittime e alle loro famiglie“.
Assalto in un asilo con un machete: le vittime
Secondo quanto finora ricostruito dalla polizia, l’assalto sarebbe stato condotto da una sola persona che, nella mattinata di ieri, avrebbe fatto irruzione armata di machete e avrebbe aggredito bambini e insegnanti.
Le vittime sarebbero una maestra di 30 anni, la sua assistente 20enne e 3 bimbi di età compresa tra 1 e 2 anni. Un quarto bambino sarebbe rimasto ferito, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Stando a quanto riferito alla stampa dal commissario Jeronimo Marçal, riporta l’Ansa, l’obiettivo dell’assalitore era “fare quante più vittime possibile“.