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Franco Di Mare furioso, le sue dichiarazioni in vigilanza Rai contro le accuse fatte da Fedez

Pubblicato: 05/05/2021 20:17

Si è tenuto l’incontro tra Franco Di Mare, direttore di Rai 3, e i vertici della commissione vigilanza per chiarire su quanto accaduto durante il concertone del Primo maggio. Lo scorso sabato, dal palco, Fedez ha accusato la Rai di censura affermando che qualcuno a i vertici gli aveva chiesto di modificare il suo intervento.

Di contro, la Rai ha ribattuto che nessuno ha mai fatto una richiesta del genere, ma a buttare ulteriore benzina sul fuoco è stato ancora una volta Fedez, che ha pubblicato il contenuto della telefonata incriminata. Un “incidente” che ha portato alla convocazione di Franco Di Mare in vigilanza Rai per chiarire; nel mirino c’è soprattutto la vice-direttrice di Rai3 Ilaria Capitani.

Le dichiarazioni di Franco Di Mare in vigilanza Rai

Come riporta La Repubblica, Franco Di Mare è stato categorico: Nessuna censura, solo manipolazione dei fatti che ha ottenuto l’effetto desiderato: quello di gettare discredito sul servizio pubblico”.

Secondo il direttore, quanto accaduto non avrebbe fondamenta solide in quanto basate su una manipolazione dei fatti, nello specifico la telefonata. “Si tratta di una polemica basata sulla manipolazione dei fatti, che avrebbe dovuto dimostrare nelle intenzioni dell’autore l’esistenza di una censura che non c’è mai stata. La Rai non ha chiesto il testo di Fedez, quello che lui dice è falso. La Rai era all’oscuro, lo ha fatto ICompany“.

Franco Di mare, nessuna censura su Fedez

Di Mare ha spiegato il ruolo della compagnia esterna, è lei che si occupa dell’organizzazione e della gestione, mentre alla Rai spettano i diritti di ripresa: “Non c’è alcuna censura, la Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, non è responsabile della sua presenza né di quello che dirà. Ritengo inopportuno il contesto“.

A lui ha fatto eco anche il direttore Salini che ha ribadito proprio le dinamiche dei rapporti con la iCompany: “Società individuata da Cgil Cisl e Uil, è l’unica detentrice dei diritti di utilizzazione e sfruttamento del Concertone del Primo Maggio fino al 2023. E anche quest’anno è Rai3 ad aver acquisito i diritti di ripresa, ma è la iCompany a provvedere direttamente alla contrattualizzazione di autori, conduttori, cantanti e artisti sostenendo anche le spese legate all’allestimento del palco, delle aree accessorie ed a tutti gli altri oneri inerenti all’organizzazione dell’evento. Mentre è la Rai, acquisiti i diritti di ripresa, a provvedere alle riprese con personale (compreso il regista), dotazioni e mezzi di ripresa, quasi tutti coperti con risorse interne. E quest’anno il costo del contratto è inferiore di circa un quarto rispetto al valore dell’edizione 2019 e dimezzato rispetto al corrispettivo economico riconosciuto per l’edizione di 10 anni fa“.

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