Vai al contenuto

Denise Pipitone e il mistero della botola ispezionata nella casa di Anna Corona. Non si cerca un corpo

Pubblicato: 06/05/2021 00:05

Una giornata davvero concitata per Piera Maggio e Piero Pulizzi che da 17 anni aspettando di sapere che cosa sia successo alla figlia Denise Pipitone. La piccola di appena 4 anni è scomparsa il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo e da allora non ci sono state tracce di alcun tipo, ma l’inchiesta, soprattutto grazie a rivelazioni recenti, sembra essere stata ricca di errori e omissioni.

Che cosa è successo a Denise Pipitone? Questa la domanda che tiene l’Italia col fiato sospeso, da allora accanto alla famiglia della bambina, da 17 anni.

Nella giornata di oggi, mercoledì 5 maggio, sembra esserci stata una svolta: i militari della scientifica hanno fatto nuove rivelazioni nella vecchia abitazione di Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, tra le maggiori sospettate in passato ma scagionata insieme alla figlia Jessica (quest’ultima assolta in tre gradi di giudizio). Durante le rilevazioni sono intervenuti anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, ma la casa non è stata posta sotto sequestro.

Denise Pipitone e il mistero della botola in casa di Anna Corona

Ad essere attenzionata dagli inquirenti oggi è stata una botola connessa ad una cisterna/pozzo, entrambi gli elementi sono siti in un garage appartenente all’abitazione dove risiedeva Anna Corona ai tempi della scomparsa di Denise. I rilievi sono iniziati intono alle 12.30 e, se è circolata la notizia della ricerca di resti umani, questa è stata immediatamente smentita.

la botola ispezionata

Nella casa di via Pirandello non sarebbero state trovate tracce di Denise e la casa non è stata posta sotto sequestro.Quello che sembra essere confermato è che gli inquirenti si sarebbero mossi a seguito di una segnalazione.

Il commento del sindaco di Mazara del Vallo

Sulla questione della botola è intervenuto il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, anche lui in piazza insieme a Piera Maggio e Piero Pulizzi. Rispondendo a Federica Sciarelli, che gli ha chiesto se lui come sindaco può avere sotto domani documenti catastali che potrebbero rivelarsi utili alle indagini, ha detto: “Posso solo dire che quella botola si collegava alla cisterna d’acqua”.

Aggiungendo poi: “Quello che dicevo a Piera Maggio è che soltanto in queste settimane a seguito di quello scenario fatto di tante ombre, soltanto adesso questa città si sta rendendo conto quello che lei per tanti anni ha saputo dentro se e non siamo stati in grado di recepire. (…) Questi 17 anni sono diventati insopportabili, c’è una Mazara che non sopporta più e che insieme ai genitori vuole la verità”.