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Domenica In, Selvaggia Lucarelli vittima di una dipendenza affettiva: “Mi ero completamente annullata”

Pubblicato: 09/05/2021 16:15

A Domenica In Selvaggia Lucarelli apre il suo cuore, raccontando un doloroso capitolo del suo passato segnato da una dipendenza affettiva che l’ha profondamente segnata. “Mi ero completamente annullata” spiega la giornalista, ripercorrendo la sua storia al fianco di un uomo che, di fatto si è rivelato essere una potenza distruttiva.

Selvaggia Lucarelli presenta La mia storia

Giornalista e giudice di Ballando con le stelle, Selvaggia Lucarelli si è recentemente lanciata in una nuova avventura. La mia storia: è questo il titolo del primo episodio del nuovo progetto della giornalista, che ha deciso di buttarsi a capofitto nell’universo dei podcast per raccontarsi e raccontare senza filtri storie di vita e d’amore. Il primo capitolo del suo podcast Proprio a me è dedicato proprio ad una difficile esperienza personale, che la giornalista ha deciso di ripercorrere al fine di testimoniare come una relazione d’amore tossica possa spesso portare all’annullamento di se stessi e della propria vita.

Di capitolo in capitolo la Lucarelli offre ottimi spunti di riflessione per evidenziare i mille volti di un amore considerato sano ma che, con il passare del tempo, può rivelarsi nocivo per chi in quell’amore ci credeva davvero.

Ho vissuto una dipendenza affettiva

Selvaggia Lucarelli racconta come, diversi anni fa, si sia innamorata di un uomo verso il quale ha provato una forte attrazione, al limite della dipendenza. La giornalista spiega: “Ho vissuto una dipendenza affettiva molto dolorosa. Quando l’ho vissuta non sapevo cosa fosse una dipendenza affettiva. È una sorta di dipendenza da una droga: la droga è la relazione. Tu hai la potenzialità di incrociare qualcuno con cui accade che si inneschi una relazione molto malsana e  pericolosa. Ho incontrato un uomo di Milano con il quale è nato un grandissimo amore, pensavo, ma che nel giro di pochissimo tempo si è trasformato in una potenza distruttiva. Lui era l’oggetto delle mie attenzioni, era il centro della mia vita e tutto quello che era intorno non contava nulla. Mi ero completamente annullata“.

Il primo campanello d’allarme

La giornalista racconta quale sia stato il primo campanello d’allarme di questa relazione, diventata giorno dopo giorno sempre più tossica e distruttiva: “Lui va a lavorare e io decido di fare una lavatrice. Lui torna, guarda come ho fatto la lavatrice e mi dice che non avevo chiuso bene il tappo dell’ammorbidente. Il messaggio era: ‘Abbi cura delle mie cose perché questa è casa mia’. Lì capii che ero incappata in una persona dura, scarsamente empatica e che tendeva ad intaccare la mia autostima. Questo è stato il primo segnale“.

Il controllo di questo uomo sulla vita della giornalista ha coinvolto anche il figlio di Selvaggia: “Succede che questo senso del controllo si estende anche su mio figlio. Lui era piccolo aveva bisogno di una cameretta. Lui aveva un loft e non voleva che si vedesse la cameretta di mio figlio in quel loft tutto bianco“.

La fuga da una relazione tossica e distruttiva

Episodi di questa potenza distruttiva e del controllo da parte dell’uomo su tutto quello che lo circondava sono aumentati nel corso del tempo. E la Lucarelli ne rimase soggiogata: “Ho avuto per tantissimi anni una fame d’amore implacabile e avevo trovato in lui un incastro malefico. Ero affascinata da lui, era qualcosa di interiore. Lui era un narcisista, molto ripiegata su di sé: per lui esisteva solo l'”Io”, per me “L’altro’“.

Dopo 4 anni questa relazione tossica ha avuto il suo epilogo. La giornalista ne è uscita dopo aver assorbito tutto il dolore vissuto in precedenza: “Ne sono uscita quando ho lasciato che tutto il dolore del mondo mi investisse. Mi lasciava sempre lui, perché cercava la sua bolla“.