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Truffe agli anziani con identità rubate e conti svuotati per centinaia di migliaia di euro: 3 arresti a Taranto

Pubblicato: 12/05/2021 15:46

Truffe agli anziani con identità rubate e conti svuotati per centinaia di migliaia di euro: sarebbe questo lo scenario delle indagini che, a Taranto, sono sfociate nell’arresto di 3 persone da parte della Squadra mobile.

Truffe agli anziani con identità rubate: 3 arresti a Taranto

Truffa, riciclaggio, sostituzione di persona, documenti falsi ai danni di anziani pensionati, di istituti di credito e società finanziarie: questi i reati contestati alle 3 persone arrestate dalla Squadra mobile di Taranto.

Si tratterebbe di un 72enne e un 61enne, ritenuti promotori e registi dell’associazione, e un 74enne, considerato un esecutore. Risultano indagati anche la moglie del 61enne e un 57enne.

Le indagini sono scattate dalla denuncia di 2 episodi di truffa nei confronti di altrettanti pensionati che, notata l’anomala sparizione di somme dai loro conti, avrebbero segnalato dando impulso all’attività investigativa. Dalle prime verifiche sarebbero risultati anche prestiti con società finanziarie non contratti dalle vittime.

Truffe ai danni degli anziani a Taranto: la ricostruzione

Gli inquirenti avrebbero accertato 14 episodi avvenuti tra il 2018 e il 2019, con tecniche come la sostituzione di persona e la clonazione di documenti d’identità. Così i presunti truffatori si sarebbero presentati nelle banche usando le generalità degli ignari pensionati, mettendo in atto una serie truffe che avrebbero permesso al gruppo di sottrarre centinaia di migliaia di euro.

Secondo quanto ricostruito, in alcuni casi, dopo aver ottenuto un finanziamento, avrebbero fatto accreditare i soldi su conti italiani e tedeschi intestati ai cittadini truffati per poi operare il trasferimento a un altro conto tedesco riconducibile a uno degli indagati.

Nel corso dell’operazione, la polizia ha eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca delle somme di denaro depositate su conti bancari o postali, libretti di risparmio, titoli, azioni e fondi nella disponibilità dei truffatori per un totale di circa 200mila euro.