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Terremoto in Centro Italia, tre scosse a Gubbio avvertite dalla popolazione: magnitudo 4.1, le verifiche in corso

Pubblicato: 15/05/2021 11:40

Tre scosse di terremoto a Gubbio, in provincia di Perugia, di cui la più importante registrata finora si attesta intorno alla magnitudo 4.0. Si sono avvertite distintamente in Umbria, dove nella stessa zona si sono registrate tre scosse in pochi minuti, come riporta l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Terremoto a Gubbio, almeno 3 scosse in un’ora

A Gubbio, a circa 40 km da Perugia, si sono registrate tre scosse di terremoto nell’ultima ora. La prima alle 9.56 di questa mattina, con una magnitudo tra 3.7 e 4.2 avvenuta a 10 km di profondità. Si sono poi succedute altre due scosse, alle 9.58 di magnitudo 2.1 e alla profondità di 9 km, e la terza alle 10.07 con magnitudo 3.1 e alla profondità di 10 km.

Il tweet dell'INGV
Il tweet dell’INGV

In corso accertamenti sul terremoto

Le scosse sono state avvertite dai cittadini di Gubbio e in altre parti dell’Umbria. Il sindaco della cittadina medievale, Filippo Stirati, ha dichiarato all’AdnKronos che la scossa “è stata breve ma intensa. Ora siamo in contatto con la Protezione Civile per valutare la situazione, e con i nostri uffici stiamo facendo tutti i controlli e le verifiche del caso sugli edifici pubblici. Al momento non abbiamo segnalazioni di danni“.

In Italia 45 terremoti al giorno nel 2020

La frequenza con cui si registrano terremoti in Italia non è una novità, specialmente nella zona dell’Appennino. La Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha analizzato la frequenza dei terremoti in Italia, dove nel 2020 ne sono avvenuti in media 45 al giorno. Il geologo Maurizio Pignone ha specificato che “quasi il 90% dei terremoti localizzati in Italia nel 2020 ha avuto magnitudo minore di 2.0“, mentre gli eventi sismici più significativi sono avvenuti all’estero.

In Italia, la Regione che ha registrato più terremoti “di magnitudo maggiore o uguale a 2.5 è stata la Sicilia, che ha avuto 106 eventi di questo tipo. Se contassimo anche i terremoti molto piccoli, il primato sarebbe condizionato dalla densità della rete sismica e ‘vincerebbero’ Marche e Umbria“, dichiara l’esperto.