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Biodiversità, l’UE approva la nuova Strategia: il piano per salvare 1.000.000 di specie a rischio estinzione

Pubblicato: 17/06/2021 23:31

L’Europarlamento ha approvato la Strategia sulla biodiversità, che ora passerà alla Commissione Europea. Alla base di questo testo, come indicato sul documento, ci sono due grandi pericoli: “su circa 8.000.000 di specie esistenti, 1.000.000 sono a rischio di estinzione” e “almeno il 30% delle specie e degli habitat non hanno uno stato di conservazione soddisfacente”.

Biodiversità, UE: “Affrontare le 5 cause dei cambiamenti

Per l’Unione Europea, la strategia prevista per il 2020 non avrebbe raggiunto gli obiettivi prefissati e sta quindi lavorando affinché gli Stati membri investano risorse sufficienti, così come alla creazione di un sistema in grado di monitorare i progressi in direzione della tutela della biodiversità. In gioco c’è la protezione di almeno il 30% di terre e mari europei entro il 2030.

La nuova strategia deve affrontare in modo adeguato le 5 principali cause dei cambiamenti: cambiamenti nell’uso del suolo e del mare, sfruttamento diretto degli organismi, cambiamenti climatici, inquinamento e specie esotiche invasive” è la richiesta presentata dai deputati europei, i quali hanno posto come obiettivo quello di “mobilitare 20.000.000€ all’anno per l’azione a favore della biodiversità in Europa”.

Biodiversità, tutelare foreste e mari

L’Unione Europea ha la più grande rete al mondo di aree naturali, ma sottolinea la necessità di azioni e normative più stringenti. Tra gli ecosistemi da proteggere ci sono foreste, zone umide, torbiere, praterie, ecosistemi costieri, foreste primarie e antiche e altri ecosistemi ricchi di carbonio. Anche le campagne e le città sono coinvolte nel documento da poco approvato: l’obiettivo è creare una piattaforma europea per l’inverdimento urbano e stabilire una quota minima di tetti verdi sui nuovi edifici.

La proposta di César Luena, europarlamentare spagnolo e relatore della risoluzione sulla biodiversità, è creare “Una legge europea sulla biodiversità simile a quella in vigore sul clima. Dobbiamo proteggere i nostri terreni perché sono fondamentali per tutelare le specie animali e vegetali. Serve quindi stabilire un quadro di governance fino al 2050”. Tra le tutele richieste, una in particolare riguarderà il benessere dei mari e prevede l’adozione di una moratoria sul deep sea mining, l’estrazione di metalli dai fondali marini.

Biodiversità, i dati sui disastri

Tra i dati di cui tiene conto la Strategia sulla biodiversità c’è quello della Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, secondo cui 1.000.000 di specie viventi su 8.000.000 rischia di scomparire. Questo dato potrebbe essere sufficiente per preannunciare una sesta estinzione di massa.

Le foreste giocano un ruolo fondamentale. L’FSC Italia, in occasione della Giornata della Terra 2021, ha rivelato come le aree boschive, se gestite in modo responsabile, riducono di 8 volte l’erosione del suolo e aumentano del 300% lo stock di carbonio organico. Tutto ciò è indispensabile per contrastare i cambiamenti climatici e tenere in salute i terreni, e la Strategia sulla biodiversità intende tenerne conto. La richiesta è dunque di includere le foreste, sia vergini sia di vecchia crescita, in un 10% di terre protette su cui le norme siano particolarmente stringenti, con “obiettivi nazionali che tengano conto delle differenze, quali dimensione geografica o percentuale di aree naturali”.

Biodiversità, sotto attacco anche i glifosati

Un aspetto toccato da questo documento riguarda l’autorizzazione del glifosato dopo il 31 dicembre 2022. Per i deputati, occorre “Una revisione urgente dell’iniziativa dell’Ue a favore degli impollinatori”, minacciati appunto dall’uso di glifosato in agricoltura. L’obiettivo è votare per rendere stringente la riduzione del 50% nell’uso dei pesticidi entro il 2030.

La Strategia sulla biodiversità è stata approvata con 515 voti a favore, 90 contrari e 86 astensioni, e passerà di nuovo tra le mani della Commissione Europea. Nel frattempo, il Parlamento europeo chiede la stipulazione di un “accordo di Parigi” sulla biodiversità durante la Conferenza Onu che avverrà il prossimo autunno.