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Scossa di terremoto di magnitudo 3.9 “indotta” da test sull’energia geotermica a Strasburgo

Pubblicato: 26/06/2021 10:42

Un terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter è avvenuto nell’area metropolitana di Strasburgo, questa mattina alle 5, seguita pochi minuti dopo da una seconda scossa. L’evento sismico sarebbe stato indotto da test sull’energia geotermica, come rende noto la Rete nazionale di sorveglianza sismica francese (Renass). Non è la prima volta che si verificano terremoti dovuti all’attività umana, fenomeni che hanno portato la prefettura del Basso Reno a fermare il progetto della centrale geotermica.

Terremoto a Strasburgo dovuto a test geotermici

La prima scossa di magnitudo 3.9 secondo l’agenzia francese Renass, ma che il Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives (CEA), ente pubblico francese, ha poi valutato di magnitudo 4.3, è avvenuto alle 5 di mattina nell’area nord di Strasburgo, a La Wantzenau. La scossa ha avuto luogo a 6 km di profondità e, come riporta Renass, ha origine “indotta“. Circa 5 minuti dopo è seguita un’altra scossa di magnitudo 2.3.

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Fonte: Renass

Il progetto sull’energia geotermica che avrebbe provocato la scossa

Non è la prima volta che nell’area di Strasburgo si registrano scosse di terremoto dovute all’attività umana connessa alla ricerca sull’energia geotermica. A Vendenheim, periferia nord della città, è presente una centrale geotermica dell’azienda Fonroche Géothermie, fermata lo scorso dicembre dalla prefettura del Basso Reno proprio per l’attività sismica registrata come “effetto collaterale” dei test.

La stessa azienda ha ammesso all’AFP che i test condotti a una profondità di 5 km sono all’origine di questi terremoti, di cui a dicembre si è registrata una scossa di magnitudo 3.5, la più alta nella regione fino a quella di stamani.

Tweet di AFP sullo stop all'attività della centrale geotermica
Tweet di AFP sullo stop all’attività della centrale geotermica

Le parole dell’Unione Geotermica Italiana

Il fenomeno è stato analizzato nel notiziario trimestrale dell’Unione Geotermica Italiana, dove Riccardo Corsi, vice presidente dell’associazione, ha spiegato che “Il progetto della società Francese Fonroche è basato su due pozzi (…) della profondità di circa 5mila m fino al basamento cristallino dove la temperatura è maggiore di 200 °C“.

Citando l’Associazione Geotermica Francese dei Professionisti, l’ingegner Corsi specifica che “questi episodi sismici non devono mettere in discussione l’importanza dell’energia geotermica profonda come soluzione per la transizione energetica dei territori francesi e la completa decarbonizzazione“. Per quanto riguarda i progetti italiani, questi sono “tutti operanti a profondità inferiori” e soggetti a una “rete di monitoraggio sismico approvata da INGV“.