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16enne arrestato con l’accusa di abusi sessuali su due bambini: fermato dalla polizia a Brindisi

Pubblicato: 29/06/2021 21:37

Un 16enne arrestato a Brindisi con l’accusa di abusi sessuali su due bambini, vittime, secondo la ricostruzione, di ripetute violenze e minacce per costringerli al silenzio. Un muro di omertà che si sarebbe solidificato nel tempo per paura, e che ora sarebbe stato demolito aprendo a uno scenario in cui sarebbero emersi elementi tali da portare a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa a carico del ragazzo dal gip del Tribunale per i minorenni di Lecce.

16enne arrestato con l’accusa di abusi su due bambini

Il 16enne, riporta l’Ansa, sarebbe accusato di aver costretto ripetutamente i due bambini, entrambi 12enni, a subire atti sessuali sotto la minaccia di percosse in caso di rifiuto o di rivelazione delle violenze a qualcuno. Ad arrestare il minorenne la Squadra mobile di Brindisi, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale per i minorenni di Lecce su richiesta della Procura minorile.

Gravissimo il quadro di accuse che si sarebbe delineato a carico del ragazzo finito in manette. Secondo la ricostruzione riportata dall’agenzia di stampa, il 16enne avrebbe preso di mira un bambino diverso tempo fa, poi un altro minore, costringendoli a una serie di abusi. In uno degli episodi contestati – che risalirebbe all’estate 2020 – la presunta vittima sarebbe stata costretta a subire violenze all’interno di un ascensore in un condominio della città pugliese. A liberare il bambino da quella “trappola”, all’epoca, sarebbe stato l’intervento di altri minorenni che avrebbero forzato l’apertura delle porte per salvarlo dal presunto aguzzino.

Brindisi, abusi su bambini: altri episodi contestati al 16enne

Stando a quanto riferito dall’Ansa, in merito al quadro di elementi finora emersi, in alcune circostanze il 16enne indagato avrebbe costretto una altro bambino di 12 anni alla visione di video pornografici e a replicarne i contenuti subendo atti sessuali all’interno di un parco pubblico. Secondo le informazioni trapelate nel corso delle ultime ore, non sarebbe esclusa la sussistenza di fatti antecedenti rispetto a quelli contestati e relativi al 2020.

L’incubo dei due bambini, riporta La Stampa, sarebbe finito grazie alla testimonianza di un altro minore, che avrebbe raccontato agli inquirenti alcuni episodi degni di interesse investigativo. Lo stesso quotidiano riporta un passaggio della nota della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Lecce: La scabrosa vicenda si è sviluppata all’interno di un contesto ‘amicale’, in un gruppo di coetanei che erano soliti passare il tempo libero insieme, giocando per le vie e le piazze del centro di Brindisi. All’interno di tale ‘rassicurante’ ambito, si inserisce la figura dell’odierno arrestato che forte della sua superiorità fisica e psichica ha prepotentemente e vilmente spadroneggiato, in una fase della sua adultizzazione, arrivando a brutalizzare sessualmente coloro che, fino ad allora, lo avevano creduto un amico, compiendo ai loro danni azioni esecrabili (…)“.