Vai al contenuto

Abusi sulla figlia 13enne della compagna: incastrato dalle registrazioni fatte dalla minorenne

Pubblicato: 20/07/2021 17:51

Un uomo è stato arrestato a Ravenna con pesantissime accuse: secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe abusato della figlia 13enne della compagna per diverso tempo, ma non solo. Nel mirino delle sue terribili condotte sarebbe finita anche un’altra bambina, sua figlia naturale. A incastrarlo sarebbe stata la prima, con una denuncia supportata da alcune registrazioni fatte all’insaputa del presunto aguzzino.

Abusi sulla figlia 13enne della compagna e sulla propria figlia naturale: arrestato a Ravenna

Secondo il quadro emerso in sede di indagine, riporta l’Ansa, l’indagato finito in manette a Ravenna, con l’accusa di abusi sessuali sulla figlia della compagna e sulla propria figlia naturale, avrebbe reiterato le sue condotte ai danni delle bambine per diverso tempo. In particolare, riferisce l’agenzia di stampa, le violenze sulla prima sarebbero iniziate quando la piccola aveva 13 anni.

Stando a quanto ricostruito, l’uomo avrebbe anche proposto loro di avere rapporti a pagamento con altri soggetti e di girare video per adulti. A suo carico, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Janis Barlotti su richiesta del pm Angela Scorza ed eseguita, nelle scorse ore, dalla Squadra mobile.

Abusi sulla figlia 13enne della compagna e sulla propria figlia naturale: incastrato da una delle bambine

Le indagini sui presunti abusi sessuali ai danni delle due minori, condotte dalla polizia, sarebbero scattate nel maggio scorso. A sporgere denuncia sarebbe stata la madre della 13enne, rivoltasi alla Questura dopo alcune confidenze raccolte dalla figlia. La ricostruzione degli inquirenti si sarebbe irrobustita con una serie di elementi portati alla luce dalla minorenne, e l’attività investigativa avrebbe permesso di confermare un quadro drammatico.

A incastrare l’uomo, consentendo così il suo arresto, sarebbero state delle registrazioni fatte dalla figlia della compagna. La piccola avrebbe agito su consiglio di un amico e avrebbe impresso nella memoria del proprio cellulare alcuni passaggi delle parole rivoltele dall’indagato. Gli audio prodotti all’autorità giudiziaria sarebbero nitidi e ritenuti esplicito indizio a carico dell’arrestato. “Con una mascherina non si vede niente eh (…) ti porti a casa un bel po’ di soldi, ti fai la tua villa”, avrebbe detto alla minorenne in una occasione per convincerla a girare filmati hard. In sede di interrogatorio di garanzia, l’uomo si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.