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Uccide il vicino a coltellate, 21enne arrestato a Brunico: dietro l’omicidio spunta l’ombra del satanismo

Pubblicato: 29/07/2021 12:42

Omicidio a Brunico, in provincia di Bolzano: un 21enne avrebbe ucciso un vicino di casa a coltellate per poi confessare il delitto dopo essersi recato in Pronto soccorso per le ferite riportate nella presunta colluttazione con la vittima, un giovane di 30 anni. Stando a quanto finora ricostruito, gli inquirenti avrebbero fatto una scoperta che insinuerebbe, tra le ipotesi al vaglio, anche quella del satanismo. Uno scenario che sarebbe stato smentito dalla famiglia del ragazzo arrestato.

Uccide il vicino a coltellate, 21enne arrestato a Brunico

La vittima, riferisce Rai Alto Adige, si chiama Maximum Zanella, 30 anni, di origini russe e residente a Brunico dopo essere stato adottato da una famiglia altoatesina. Secondo una prima ricostruzione, ad agire sarebbe stato un conoscente di 21 anni, polacco, che avrebbe confessato il delitto dopo essersi recato al Pronto soccorso per le ferite riportate nella presunta colluttazione.

Il 21enne avrebbe raccontato anche di aver gettato l’arma, un coltello, e il cellulare nel Rienza, motivo per cui gli inquirenti avrebbero avviato le ricerche abbassando il livello del fiume. Al momento, il movente dell’omicidio non sarebbe ancora noto e le operazioni nel luogo indicato dall’indagato non avrebbero dato esito.

Omicidio a Brunico: spunta l’ombra del satanismo, la famiglia smentisce

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, ci sarebbe anche quella del satanismo e di presunti riti esoterici, ma i carabinieri non escluderebbero alcuna pista. All’interno dell’appartamento della vittima, riferisce TgCom24, sarebbero stati rinvenuti un teschio e scheletri di plastica e il 21enne fermato avrebbe tatuato il numero “666”. Elementi che, riporta ancora la testata, avrebbero alimentato i sospetti in questa direzione, ma la Procura precisa l’assenza di evidenze utili a tracciare un quadro nitido del movente.

La famiglie smentisce questo scenario: secondo quanto dichiarato dal padre, riporta RaiNews, si tratterebbe di oggetti trovati casualmente nel bosco e tenuti come soprammobili. La vittima, stando alle informazioni emerse, da 6 anni viveva a Brunico e lavorava come bagnino. Era figlio di Carlo Alberto Zanella, presidente del Cai altoatesino ed ex segretario del circolo del Pd di Appiano. Dramma nel dramma: insieme alla moglie, avrebbe appreso della morte del giovane attraverso il web.