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Francesco Pantaleo: le prime risposte dall’autopsia sullo studente trovato morto carbonizzato a Pisa

Pubblicato: 05/08/2021 18:32

La soluzione del giallo di Francesco Pantaleo passa anzitutto per i risultati dell’autopsia, effettuata nelle scorse ore. Saranno gli esiti degli accertamenti post mortem sullo studente 23enne, il cui cadavere carbonizzato è stato ritrovato nelle campagne di Pisa il 25 luglio scorso, a fornire un prezioso contributo per capire cosa è successo tra il momento della scomparsa, risalente al giorno precedente al ritrovamento, e il decesso. Dall’esame autoptico, i cui risultati completi sono attesi nelle prossime settimane, sarebbero emerse alcune prime risposte, punti fermi attorno a cui ora si innesteranno gli esiti. La Procura ipotizza il reato di istigazione al suicidio, ma nulla sarebbe escluso. Compreso lo scenario di un omicidio.

Francesco Pantaleo: prime risposte dall’autopsia

Nessun colpo di pistola o di altra arma da fuoco sul cadavere di Francesco Pantaleo: sarebbe questo, riporta Adnkronos, uno dei punti chiari emersi in sede autoptica. Lo studente universitario è stato ritrovato carbonizzato nelle campagne di San Giuliano Terme (Pisa) il 25 luglio scorso, dopo la misteriosa scomparsa avvenuta il giorno precedente, e la Procura avrebbe aperto un fascicolo con l’ipotesi di istigazione al suicidio.

La Tac, eseguita presso l’Istituto di medicina legale dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, avrebbe escluso la presenza di proiettili nel corpo del 23enne. Secondo quanto appreso dalla stessa agenzia di stampa, l’indagine diagnostica via tomografia computerizzata non avrebbe rilevato metalli nel corpo “gravemente deteriorato” dagli esiti della combustione.

I medici legali incaricati di eseguire l’autopsia, Marco Di Paolo e Damiano Marra, allo stato attuale tenderebbero a non escludere alcuna pista, compresa quella di un omicidio. Ma la risposta decisiva potrebbe aversi “solo dopo tutte le risultanze incrociate“. Condotti anche prelievi per gli esami di laboratorio tra cui analisi tossicologiche e istologiche. Stando a quanto filtrato, sarebbero previsti tempi lunghi, almeno un mese, per ottenere un quadro più o meno completo dei risultati. L’ora della morte, si apprende, sarebbe stata collocata tra la sera del 24 e la mattina del 25 luglio scorsi.

Ansa riporta quanto reso noto dai carabinieri del Nucleo investigativo pisano sui primi dati evidenziati sul cadavere: “L’autopsia ha confermato che non presenta lesioni attribuibili ad azioni di terzi. Per gli altri quesiti, tra cui la presenza di monossido di carbonio, i consulenti tecnici si sono riservati, essendo necessarie valutazioni più approfondite“.

Francesco Pantaleo: indagini su navigazione web, chat e dispositivi

6 gli esperti incaricati dalla Procura di Pisa per le operazioni di analisi su pc, tablet e cellulare del 23enne iscritto all’Università di Pisa. I consulenti puntano anche al recupero di file che risulterebbero cancellati dal portatile dello studente.

Al vaglio degli inquirenti, secondo quanto riferito da Adnkronos, anche le registrazioni di una trentina di telecamere dei sistemi di videosorveglianza che insistono nella zona, lungo il tragitto di circa 5 chilometri che Pantaleo avrebbe compiuto a piedi e che separerebbe la casa in cui viveva con due coinquilini e il campo di San Giuliano Terme in cui è stato ritrovato morto e carbonizzato.

La scomparsa di Francesco Pantaleo risale al 24 luglio scorso, un giorno prima del ritrovamento del corpo. Secondo quanto finora ricostruito, sarebbe uscito di casa al mattino e le sue tracce si sarebbero perse per oltre 24 ore prima che una giovane, di passaggio in quell’area, facesse la macabra scoperta. I prossimi step dell’inchiesta mirano a focalizzare anche il contesto in cui è morto il 23enne, nessun orizzonte escluso. Nell’alveo delle indagini anche i contenuti web e chat che potrebbero contribuire a risolvere il giallo.

Ultimo Aggiornamento: 05/08/2021 20:46