Nelle ultime settimane sono state numerose le notizie di incendi che hanno colpito le regioni del centro e sud Italia, così come vaste aree della vicina Grecia. Da ore c’è grande preoccupazione anche in Sicilia, dove da ieri gli incendi stanno divampando raggiungendo le aree boschive di Madonie e Nebrodi. Necessario anche l’uso di canadair.
Incendi in Sicilia: l’estensione dei roghi
L’intera di provincia di Palermo sta vivendo ore davvero terribili a causa degli incendi che si stanno espandendo sull’intero territorio. Le cause dei roghi sono state rese note dal Giornale di Sicllia, che ipotizza si tratti della funesta azione combinata di “incendiari“, “alte temperature” e del “vento di scirocco che soffia da alcuni giorni”. Le zone di Partinico, Balestrate e Campofiorito presentano le situazioni di maggiore criticità. Qui infatti ettari di macchia mediterranea a campi da agricoltura sono stati rasi al suolo.
Anche le Eolie si trovano a vivere una situazione di grande difficoltà. L’isola di Lipari ha perso 30 ettatri di macchia mediterranea. Le fiamme si sarebbero sviluppate attorno alle 23 nelle località di Caolino e Valle Pera, alzandosi rapidamente per via del vento di scirocco.
Incendi in Sicilia: la situazione fra Madonie e Nebrodi
Un incendio partito dalle Madonie, nel territorio di Gangi, ha raggiunto le Nebrodi e molte zone del Messinese. Si teme per la riserva naturale di monte Campanito Sambughetti, nel territorio di Nicosia (Etna). Come spiega l’Ansa, le aree boschive di Madonie e Nebrodi si trovano attualmente a essere unite dalle fiamme. Si tratta di un patrimonio naturalistico protetto. I roghi sarebbero iniziati nella zona di Gangi, divampando poi verso San Mauro Castelverde, Collesano, Lascari e Geraci Siculo. L’incendio è poi proseguito verso Pettineo e Castel di Luccio e sulle campagne di Mistretta, sui Nebrodi. Le 3 province di Palermo, Enna e Messina includono zone devastate.
Incendi in Sicilia, gli interventi dei soccorsi: pericoli per persone e abitazioni
Come riporta il Giornale di Sicilia, la scorsa notte nel palermitano i vigili del fuoco e forestali sono riusciti a intervenire su 40 incendi, ma sono almeno 50 le segnalazioni in coda. Alle Eolie si è deciso di evacuare una casa e circa 10 abitazioni sono state danneggiate, così come i prati e i campi a esse circostanti. Sui Nebrodi le squadre di terra del corpo forestale hanno cercato invano di arginare le fiamme al di fuori del bosco, che è ormai in serio pericolo. Qui e in altre zone si è scelto di ricorrere ai canadair, che nonostante gli interventi già effettuati sembrerebbero non riuscire a spegnere i roghi. Le zone del nord ennese e del messinese sono coperte da una fitta coltre di fumo. Nella notte il vento ha estesto le fiamme su alcuni paesini del messinese, danneggiando zone incolte e uliveti.
Le aziende agricole sono state gravemente colpite. Le fiamme hanno distrutto raccolti, case, stalle e magazzini. L’intera produzione cerealicola è andata persa. “Siamo vicini a tutti gli agricoltori, a chi ha perso tutto e a chi dovrà rialzarsi. Come comunità ci rialzeremo, più forti di prima” ha commentato il sindaco di Gangi (PA).
#Incendi in #Sicilia: le squadre antincendio mobilitate dal Dipartimento sono tutte operative e impegnate a supporto del pattugliamento e dello spegnimento dei roghi. Canadair in azione tra le province di Messina e Palermo.
— Dipartimento Protezione Civile (@DPCgov) August 5, 2021
[ aggiornamento Unità di Crisi #5agosto ore 9] pic.twitter.com/Itr7vcuZ3j
non solo la #sardegna, #brucia anche la #sicilia… come si può voler male a #madreterra?#incendi #fuoco #fiamme #sardegnainfiamme #siciliainfiamme #piromani #incendidolosi #incendiboschivi #montagne #salviamoilpianeta #lovenature #love pic.twitter.com/2tBaP5oSqm
— Francesco Cusumano (@francusu) August 1, 2021
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— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) August 5, 2021