Fra le zone duramente colpite dagli incendi che da settimane stanno preoccupando l’Italia c’è anche l’Aspromonte. Il massiccio montuoso dell’Appennino Calabro è stato colpito dalle fiamme e si teme per i disastrosi effetti su fauna e flora. Nel frattempo si contano già le prime vittime. C’è forte timore anche per le “Foreste Vetuste“, antiche faggete riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
Incendi in Aspromonte: disastri ambientali e danni all’agricoltura
Lo scenario che si è creato negli ultimi giorni sull’Aspromonte ha cambiato completamente l’aspetto dell’attrazione naturalistica. Le fiamme e la cenere hanno ricoperto il verde dei monti radendo al suolo interi boschi. Pinete, ulivi e foreste sono scomparsi a causa dei roghi e l’aria della zona è diventata irrespirabile. Come spiega La Gazzetta del Sud Online, l’incendio sarebbe iniziato a Bagaladi, sviluppandosi poi lungo la montagna.
I piccoli agricoltori e le aziende agricole locali stanno contando i danni che giorno dopo giorno si stanno accumulando sotto i loro occhi. Campi coltivati e piante dai preziosi frutti sono stati raggiunti dalle fiamme, che ne hanno causato la combustione, rendendoli inutilizzabili. I cittadini stanno cercando di salvare le case e i terreni in cui sono cresciuti.
Incendi in Aspromonte: il dramma dei parenti delle vittime
Nella tragedia in Aspromonte si contano anche delle vittime. Fra queste vi sono Margherita e Antonino Cilione, morti nelle campagne di San Lorenzo. I loro familiari hanno parlato con La Gazzetta del Sud Online esprimendo grande delusione nei confronti delle istituzioni e dei soccorsi. “Ero una di quelle persone che credeva tantissimo nello Stato e nelle forze dell’ordine, ma dopo quello che è successo hanno ragione tutte quelle persone che dicono che lo Stato non esiste” ha commentato dura la figlia di Margherita Cilione.
“Le uniche persone che hanno aiutato erano civili e persone di Bagaladi“ ha aggiunto, spiegando che il personale delle onoranze funebri ha recuperato “con mezzi propri” sua madre e suo zio, Il nostro amico dell’onoranza funebre ha dovuto portare a casa con i mezzi propri mamma ed Antonino. “Se non ci fossero stati loro quest’ora saremmo ancora lì” ha osservato amaramente.
Incendi in Aspromonte: a rischio il patrimonio dell’Unesco
Gli incendi che stanno mettendo in ginocchio la Calabria rischiano di compromettere anche le “Foreste Vetuste“. Questi boschi di faggi, o faggete, ricoprono un’area di circa 8 mila ettari e includono la zona del Gargano, del Pollino e dell’Aspromonte. Ora si teme che nella zona calabrese esemplari secolari vengano distrutti per sempre, così come avvenuto in Sardegna.
Come spiega il Corriere della Calabria, nonostante la rilevanza ambientale, storica e naturalistica dei boschi protetti dall’Unesco, la regione non sarebbe dotata di serie politiche forestali. La testata spiega inoltre che da anni il Governo regionale “programma” campagne antincendi a ridosso della stagione estiva, mostrandosi impreparato a far fronte alle fiamme.
Le immagini degli incendi in Aspromonte
Ancora #incendi ?non se ne può più… #Calabria pic.twitter.com/gMZZa5Y2tM
— Laura ???? (@IoveneLaura) August 9, 2021
L ‘#aspromonte continua a #bruciare nell’ indifferenza pic.twitter.com/Rom2rCe3uA
— paolofemia (@paolofemia3) August 8, 2021
Persone a rischio, aree boschive perdute, fauna selvatica persa, canadair ed elicotteri che fanno del loro meglio… Il male da sconfiggere non è l'incendio ma la cattiveria umana. #calabria #incendi pic.twitter.com/QJBDqaY7xn
— Giuseppe (@giuseppe_m76) August 6, 2021