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Incidente sul lavoro, 36enne muore in un’azienda in provincia di Bergamo: si indaga sulla vicenda

Pubblicato: 10/08/2021 11:31

È di questi minuti la notizia della morte di un operaio in un’azienda di Bergamo. La vittima, un 36enne, ha perso la vita precipitando da parecchi metri d’altezza. A nulla sono serviti i soccorsi giunti immediatamente sul posto, l’uomo sembrerebbe essere deceduto sul colpo.

Incidente sul lavoro nel bergamasco: morto un 36enne

Arriva da San Paolo d’Argon, in provincia di Bergamo la notizia dell’ennesima morte sul lavoro. La vittima è un uomo di 36 anni. Sono ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente, ma a quanto pare a provocare il decesso sarebbe stata una caduta da un’altezza di circa 8 metri. Il dramma si è consumato all’interno della Toora Casting, azienda produttrice di pezzi di alluminio per automobili, situata in via Mazzini.

Come riporta Bergamo News è possibile che il 36enne non fosse un dipendente dell’azienda. Secondo quanto riferito dalla testata infatti, l’operaio lavorava per una ditta esterna specializzata in manutenzioni. La presenza della vittima nel luogo del decesso potrebbe quindi essere stata motivata da un servizio lavorativo svolto occasionalmente sul posto. Sono tuttavia in corso ulteriori accertamenti.

36enne morto sul lavoro a Bergamo: le prime indagini

Secondo alcune fonti, a causare la caduta del lavoratore potrebbe essere stato un malore. Apprendendo quanto accaduto, i presenti hanno immediatamente contattato il 112, che ha inviato sul posto ambulanza e automedica, allertate in codice rosso. Sul posto sono giunti i soccorritori dell’Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), i tecnici dell’Azienda sanitaria e i carabinieri di Bergamo.

Incidente sul lavoro nel bergamasco: l’azienda dov’è avvenuta la morte

L’azienda in cui il lavoratore 36enne è morto poco fa è la Toora Casting di via Mazzini a San Paolo D’Argon, in provincia di Bergamo. Come si apprende dal sito della ditta, oltre alla sede il gruppo possiede un secondo stabilimento a Carobbio (BG), specializzato in “produzione pressofusioni”.

Il gruppo industriale si occupa del mercato dell’alluminio, all’interno del quale sembrerebbe vantare una presenza consolidata, soprattutto per quanto riguarda il settore dell’automotive. Fra i servizi messi a disposizione dall’azienda vi sono la “fusione in gravità” e la “pressofusione”.

Lo stabilimento in cui il 36enne è deceduto sembrerebbe essere dotato di sofisticati macchinari tecnologici. Come ricordato, non è al momento noto se l’operaio lavorasse per la Toora o se invece fosse un manutentore esterno, forse proprio per la strumentazione della fonderia.