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Uccide i figli di 2 anni e 10 mesi con un fucile da pesca: “Erano rettiliani, sarebbero diventati mostri”

Pubblicato: 14/08/2021 15:33

Un uomo di 40 anni è accusato del duplice omicidio dei figli, di 2 anni e di 10 mesi, che avrebbe confessato agli inquirenti poco dopo l’orrore. Dietro i delitti, un movente choc rivelato dallo stesso padre alle autorità nel corso dell’interrogatorio: “Erano rettiliani, crescendo sarebbero diventati mostri“. Secondo la ricostruzione, i piccoli sarebbero stati uccisi con un fucile da pesca subacquea durante un viaggio all’estero.

Uccide i figli con un fucile da pesca subacquea

Le vittime, riporta Associated Press, sono due bambini, uno di 2 anni e la sorellina, 10 mesi, e sarebbero stati uccisi durante un viaggio in Messico dal padre, Matthew Taylor Coleman, istruttore di surf 40enne residente con moglie e figli a Santa Barbara, in California. Secondo quanto finora ricostruito, l’uomo avrebbe agito dopo aver portato i piccoli nella città di Rosarito, spinto da una convinzione sconvolgente.

Le indagini sarebbero scattate su impulso di una segnalazione alla polizia da parte della moglie del 40enne, che avrebbe riferito del suo allontanamento con i piccoli ignara della loro destinazione. La denuncia di scomparsa sarebbe stata formalizzata domenica scorsa e, attraverso l’analisi del computer del marito, la donna sarebbe riuscita a individuare il luogo in cui si trovavano. L’FBI avrebbe poi rintracciato Coleman mentre tentava di tornare, da solo, negli Stati Uniti, e gli agenti avrebbero scoperto l’orrore dietro quel viaggio in Messico grazie al ritrovamento dei corpi dei bambini da parte di un contadino. Quest’ultimo avrebbe rinvenuto i cadaveri in un ranch vicino a Rosarito.

Uccide i figli di 2 anni e 10 mesi: “Erano rettiliani, sarebbero diventati mostri

Durante l’interrogatorio, l’uomo avrebbe confessato di aver ucciso i due figli sparandogli al petto con un fucile da pesca subacquea. Sullo sfondo del duplice omicidio, riferiscono ancora fonti statunitensi, la sua convinzione che i piccoli fossero “rettiliani”: “Avevano dna di serpente. Crescendo sarebbero diventati dei mostri così ho dovuto ucciderli“. Il 40enne avrebbe dichiarato di essere un adepto di QAnon e di aver agito per “salvare il mondo“.

La moglie di Coleman avrebbe dichiarato di non aver mai percepito che i bambini fossero in pericolo, e da una prima indagine sul rapporto di coppia non sarebbero emerse criticità. La donna avrebbe inoltre affermato di non aver avuto “alcun tipo di discussione” prima dell’allontanamento.