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Vaccini senza prenotazione: quali sono le Regioni che apriranno gli hub nei prossimi giorni

Pubblicato: 27/08/2021 11:51

Con quasi il 60% della popolazione già vaccinata con 2 dosi, alcune Regioni si stanno adoperando per consentire l’accesso ai vaccini senza obbligo di prenotazione. L’obiettivo è facilitare al massimo l’immunizzazione e consentire di vaccinarsi in qualsiasi momento. Ecco quali Regioni si stanno muovendo da apripista.

Vaccini, ecco le Regioni che non richiedono la prenotazione

La novità che ci accompagnerà nei prossimi mesi sembrerebbe essere la possibilità di accedere agli hub vaccinali senza prenotazione, scegliendo il momento più adatto della giornata. In alcune Regioni è già possibile, altre invece si stanno preparando alla novità:

  • In Lazio, la svolta arriverà il 1° settembre. Basterà portare con sé la tessera sanitaria per accedere a un hub e immunizzarsi contro il Covid. Come riporta l’Ansa, l’Assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato ha colto l’occasione per invitare chi rientrerà dalle vacanze a vaccinarsi;
  • Il Piemonte ha aperto i propri hub già dal 18 agosto e manterrà questa linea fino alla fine del mese. L’elenco degli hub ad accesso libero è disponibile sul sito della Regione;
  • La Sicilia proseguirà fino al 14 settembre gli open day per le somministrazioni senza prenotazione di Pfizer e Moderna, gestiti dalle Aziende del Servizio sanitario regionale. Resta comunque attiva la possibilità di prenotazione tramite l’apposita piattaforma;
  • La Toscana aprirà i propri hub già da lunedì 30 agosto. Inoltre, in vista del nuovo anno scolastico, oltre 37.000 studenti toscani riceveranno un sms per anticipare la seconda dose, così da aver completato il ciclo vaccinale al momento del ritorno a scuola;
  • Il Veneto ha già introdotto le vaccinazioni senza obbligo di prenotazione, in particolare per le fasce di età 12-25 anni e per gli over 60. Dunque, al momento, è richiesta la prenotazione della prima dose solo per chi ha un’età compresa tra i 26 e i 59 anni.

Una soluzione alternativa arriva invece dalla Lombardia, che ha preferito garantire la somministrazione dei vaccini entro 48 ore dalla prenotazione.