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Trova un video sul cellulare dell’amico e scopre le violenze sulla figlia di 8 anni: padre aggredisce presunto pedofilo

Pubblicato: 07/09/2021 08:47

Un padre 34enne è stato incarcerato con l’accusa di omicidio di un suo amico e collega, dopo che quest’ultimo avrebbe violentato la figlia di 8 anni. Si indaga sulla dinamica, mentre dal cellulare della vittima emergerebbero filmati di ulteriori abusi su minori.

Padre accusato di omicidio, la ricostruzione

La notizia è arrivata da pochi giorni dal villaggio di Vintai, nella regione russa di Samara, dove il 32enne Oleg Sviridov è stato trovato privo di vita giovedì 2 settembre. Attualmente, in carcere con l’accusa di omicidio vi è Vyacheslav M., di 34 anni, amico di lunga data di Sviridov.

Secondo le ricostruzioni elaborate dalle forze dell’ordine in questi giorni, Vyacheslav e Sviridov si sarebbero addormentati dopo aver bevuto in seguito a una giornata di lavoro. Al risveglio, il 34enne avrebbe preso il telefono di Sviridov e avrebbe così rinvenuto un video in cui la figlia di 8 anni veniva violentata dall’amico. Sviridov sarebbe quindi scappato prima che il 34enne potesse affrontarlo.

Padre accusato di omicidio, le reazioni della comunità

Subito dopo il 34enne avrebbe presentato denuncia alle forze dell’ordine. Gli agenti avrebbero lanciato una vera e propria caccia all’uomo, ma il padre 34enne avrebbe rintracciato Sviridov prima di chiunque altro. Il 34enne si sarebbe infine consegnato alla polizia sostenendo che Sviridov sarebbe caduto sul suo coltello nel corso di una lite.

Sviridov sarebbe stato il babysitter della bambina di 8 anni in diverse occasioni, e si sta cercando di capire se possa aver abusato di lei già in passato. Nel frattempo, la polizia avrebbe fatto sapere che sul cellulare del 32enne ucciso sarebbero stati ritrovati video di ulteriori abusi su altri bambini del villaggio, con un’età compresa tra i 6 e gli 11 anni.  Le violenze sembrerebbero svolgersi in un arco di tempo di 5 anni. Per questo motivo la comunità del villaggio è impegnata a chiedere che il 34enne venga scarcerato, acclamandolo come “eroe”. Come riporta la stampa estera, per la comunità il giovane padre “non è un assassino, ha protetto le nostre figlie e i nostri bambini. Siamo tutti dalla sua parte”.

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2021 10:22