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Anziani costretti a vivere tra scarafaggi e rifiuti: scoperta una casa di riposo abusiva alle porte di Roma

Pubblicato: 08/09/2021 21:51

Drammatica scoperta quella fatta dalle forze dell’ordine ad Ardea, comune alle porte di Roma. È stata trovata una casa di riposo senza regolari permessi in cui gli anziani ospiti vivevano in condizioni estremamente disagiate, tra sporcizia e infestazioni. Sul posto sono immediatamente stati apposti i sigilli.

Casa di riposo abusiva a Roma: anziani tra scarafaggi e sporco

Sarebbero stati i servizi sociali del comune di Ardea, riportano fonti locali, a richiedere l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Marina di Tor San Lorenzo. Chiamati come supporto, i militari sono entrati in un’abitazione e hanno trovato condizioni igieniche spaventose: la casa, di proprietà di una donna di origini filippine, era infatti invasa da sporco e immondizia. La stessa veniva usata come casa di riposo abusiva per anziani, una struttura senza regolari permessi.

Sarebbero due gli anziani trovati sul posto: due persone residenti rispettivamente a Roma e Ariccia. Entrambi sono stati trovati completamente privi di cure o qualsiasi forma di accudimento, ma quel che è peggio è che vivevano in condizioni igieniche tremende: cumuli di sporcizia anche nella sala pasti, scarafaggi per tutta casa e anche tracce di combustione di immondizie.

Anziani in casa di riposo abusivo: sono stati riaffidati ai parenti

Secondo quanto riportato dalle fonti, i parenti dei 2 anziani sono stati raggiunti e hanno dichiarato di essere venuti a conoscenza della struttura tramite passaparola. Per tenere lì i parenti, gli veniva chiesto un fisso mensile di 400 euro. Dopo l’intervento dei funzionari della Asl Roma 6 e dei Carabinieri, gli sfortunati ospiti della casa di riposo abusiva sono stati affidati di nuovo ai loro parenti.

La struttura, che non autorizzazioni o licenze, è stata immediatamente chiusa con un’ordinanza del sindaco di Ardea. Lo stesso primo cittadino, secondo una nota diffusa da numerosi media, ha riferito di “condizioni igieniche e di sicurezza pessime, per la presenza di sporcizia, muffe, distaccamento di intonaci, impianti e strutture obsolete, nonché sprovvisti dei requisiti strutturali minimi, con altezze interne dei locali inadeguate e superfici finestrate apribili insufficienti a garantire l’idonea areazione naturale“.

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2021 12:26