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Attentato al Bataclan, l’ora del giudizio. Iniziato il processo, al banco degli imputati Salah Abdeslam

Pubblicato: 08/09/2021 15:30

È iniziato il più grande processo mai celebrato nella storia della Francia dal dopoguerra, per il più grande attacco su suolo francese quello per gli attacchi a Parigi del 13 novembre 2013, noti anche come l’attentato al Bataclan, teatro dove era in corso un concerto (solo lì persero la vita 90 persone) e dove persero la vita 130 persone e altre 350 ferite.

Il processo avrà una ventina di imputati tra i quali l’unico attentatore superstite del commando: Salah Abdeslam, 31enne franco-marocchino, al momento rinchiuso nel carcere di massima sicurezza a Fleur-Mérogis. Sono almeno 1880 le parti civili coinvolte e saranno all’incirca 550 le persone che prenderanno posto al palazzo di Giustizia all’Ile-de-la Citè e dovrebbe durare circa 9 mesi.

Gli attentati di Parigi, ricordati più semplicemente come Bataclan, teatro dove è avvenuto un vero e proprio massacro, sono una serie di attacchi terroristici avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015. Un assalto di matrice islamica riconducibile allo Stato Islamico, che ha coinvolto il I, X e l’XI arrondissement e allo Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell’Il-de-France. Gli attentati sono stati compiuti da almeno 10 persone, sono consistiti in tre esplosioni, 6 sparatorie in luoghi pubblici compreso il teatro Bataclan. In quell’occasione, ad attentato ancora in corso, l’allora Presidente francese Hollande ha dichiarato lo stato d’emergenza e chiuso le frontiere. Tra le vittime c’era anche la ricercatrice italiana Valeria Soresin.

Attentato al Bataclan: inizia il processo

Salah Abdeslam era presente in aula questa mattina a Parigi, all’inizio del lungo processo per gli attentati del Bataclan. Imputato chiave, l’attentatore si è presentato indossando gli abiti neri che gli attentatori dell’Isis usavano indossare. L’unico sopravvissuto alla strage del Bataclan ha preso la parola prima che il giudice gliela concedesse, rimarcando di non aver minimante cambiato idea in questi lunghi anni di carcere e ribadendo la sua lealtà alla missione che gli è stata affidata: “Ci tengo, innanzitutto, a testimoniare che Allah è l’unico dio e che Maometto è il suo messaggero” e poi ancora “La mia ambizione è quella di diventare un combattente per lo Stato Islamico“.

Abdeslam ha anche rinnegato il nome dei genitori, ribadendo che non hanno nulla a che vedere col processo. L’udienza è iniziata questa mattina in un’aula bunker del tribunale; oltre ad Abdeslam sono 20 gli imputati ma lui è l’unico che ha materialmente preso parte alle sanguinose sparatorie. Gli altri hanno avuto ruoli logistici correlati agli attacchi e alle fughe.

Le fasi del lungo processo al Bataclan

Il processo si svilupperà nell’arco dei prossimi 9 mesi, a partire dal 28 settembre la corte per cinque settimane ascolterà le testimonianze dei sopravvissuti e delle persone vicine alle vittime degli attentati. Dopodiché arriverà il momento dell’ascolto dei 14 impuntati che saranno presenti in aula, saranno ripercorse le fasi della loro vita, della loro personalità ma non sarà lasciato loro margine per parlare dell’assalto.

Il 10 novembre sarà la volta dell’ex Presidente france Françdois Hollande, testimonierà in aula. Infine, intorno alla metà di gennaio 2022, potrebbe essere lasciata parola a Salah Abdeslam. Intorno al mese di aprile si svolgeranno le prime udienze e l’incriminazione da parte della procura nazionale antiterrorismo. La difesa avrà la parola dal 6 al 23 maggio, la sentenza è attesa tra il 24 e il 25 maggio.

Ciò che fa la differenza tra una civiltà e la barbarie sono le regole del diritto” ha detto il ministro francese della Giustizia, Eric Dupond-Moretti commentando l’apertura del processo, “Il mondo intero ci guarda“, ribadendo che l’obiettivo è quello di permettere alle famiglie di capire e dare loro giustizia.

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2021 20:38