Vai al contenuto

Il greenwashing: sta veramente inquinando la finanza “sostenibile” in Europa? L’interesse è davvero alto

Pubblicato: 23/09/2021 11:44

L’interesse per la finanza sostenibile non è mai stato così alto. Altrettanto elevati sono però i rischi di greenwashing. Nei primi tre mesi del 2021, circa due miliardi di dollari al giorno sono stati investiti in fondi cosiddetti “sostenibili”: la metà di tutti i soldi investiti in fondi in Europa (dati Morningstar). La finanza sostenibile, che rispetta criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) non è mai stata così popolare. Se nel 2019 il 39% delle società di investimento dichiarava di non attuare politiche ESG specifiche nell’attività finanziaria e bancaria, nel 2021 le istituzioni finanziarie completamente “indifferenti” all’etica sono scese ad appena il 28% del totale. Questo boom repentino fa riflettere, come sottolinea il Quarto Rapporto sulla finanza etica e sostenibile in Europa, pubblicato da Fondazione Finanza Etica, che ha analizzato l’attività delle 4.500 banche operanti nell’area euro.

L’Europa fa uscire i fondi ESG dalla nicchia

Fin da quando hanno iniziato a muovere i loro primi passi, i fondi di investimento che rispettano criteri ESG sono sempre stati una nicchia. In Italia, nel 2020, rappresentavano circa il 3,3% del totale investito tramite fondi. Con il Piano d’Azione dell’Unione Europea sembra che le cose siano destinate a cambiare. Il 10 marzo 2021, infatti, è stato fatto il primo passo formale dell’Action Plan con l’entrata in vigore del regolamento UE 2019/2088 sull’informativa di sostenibilità dei servizi finanziari (Sustainable finance disclosure regulation – SFDR). Tuttavia il quadro normativo è in continuo divenire. Non si è ancora trovato un accordo su quali settori produttivi potranno essere considerati davvero “sostenibili”. In ogni caso, la nuova normativa sembrerebbe far sì che i fondi sostenibili, così come definiti dalla SFDR, guadagnino quote di mercato significative. Con il rischio, però, di un’ondata di greenwashing.

greenwashing
La corsa per definire “verdi” o “sostenibili” i fondi di investimento è ufficialmente iniziata

Il rischio greenwashing

In base ad una analisi di Morningstar pubblicata alla fine di aprile del 2021, un fondo europeo su quattro si sarebbe classificato come “sostenibile” secondo le nuove regole ambientali, sociali e di governance dell’UE. Quasi il 24% dei fondi aperti e degli ETF domiciliati in Europa si sarebbero già dichiarati “parzialmente sostenibili” o “sostenibili” raggiungendo un patrimonio gestito totale (stimato) di circa 2.500 miliardi di euro. Nel primo trimestre 2021, il 51% dei flussi verso i fondi comuni di investimento e gli Etf (Exchange traded fund) europei si è riversato nelle strategie attente ai fattori ambientali, sociali e di governance (ESG). In termini assoluti, si tratta di 120 miliardi di euro, il 18% in più rispetto a fine 2020. Anche il patrimonio è aumentato (+17,5%), arrivando a 1,3 mila miliardi di euro. Come è possibile che in pochissimo tempo siano aumentati in modo sensibile le istituzioni finanziarie sostenibili?

Investimento sostenibile: alta l’attenzione sul greenwashing

La cautela è d’obbligo e non si possono escludere imprecisioni nella lettura dei dati da parti di Morningstar, società che analizza lo sviluppo del mercato dei fondi sostenibili europei da almeno 10 anni. L’ipotesi più accreditata è che l’UE applichi una definizione meno rigorosa di “investimento sostenibile”. E includa nel suo universo anche fondi che utilizzano solo criteri di esclusione leggeri o che dichiarino di integrare formalmente criteri ESG ma senza utilizzarli in modo determinante per selezionare i propri investimenti. Fatto sta che la percentuale di fondi che si sono classificati come “sostenibili” a soli quattro mesi dall’entrata in vigore del regolamento 2019/2088 è sorprendente, visti i tempi tecnici per analizzare i requisiti di trasparenza aggiuntivi. Ed è quindi importante tenere alta l’attenzione sul rischio di greenwashing.

greenwashing

La finanza sostenibile attira nuovi clienti

In conclusione, la corsa per definire “verdi” o “sostenibili” i fondi di investimento è ufficialmente iniziata. Perché la sostenibilità attira nuovi clienti. Per la seconda volta nella storia, nel primo trimestre del 2021, i fondi sostenibili hanno venduto di più, in tre mesi, rispetto ai fondi convenzionali. La prima volta era successo all’inizio del 2020. I fondi sul tema del “cambiamento climatico” sono stati tra i prodotti più venduti in assoluto.