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La Corea del Nord lancia un nuovo missile e rivendica il “diritto legittimo” di testare armi

Pubblicato: 28/09/2021 09:55

La Corea del Nord ha rivendicato il diritto a testare armi nucleari in un confronto con le Nazioni Unite. Nelle ultime ore, lo Stato asiatico ha lanciato un missile a corto raggio verso il mare al largo della sua costa orientale. I militari della Corea del Sud hanno reso noto l’episodio, non specificando tuttavia di quale tipo di arma si tratti. Solo pochi giorni fa, la sorella del leader Kim Jong Un aveva manifestato l’intenzione di aprire un vertice intercoreano.

La Corea del Nord lancia un missile in mare: l’annuncio della Corea del Sud

I militari della Corea del Sud hanno riferito che la Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile a corto raggio al largo della costa orientale. L’agenzia stampa sudcoreana Yonhap, spiega Il Corriere della Sera, ha riportato l’episodio senza tuttavia specificare di quale proiettile si tratti e dove sia stato lanciato. Anche il portavoce del ministero della Difesa giapponese ha confermato la notizia, descrivendo l’arma come un “missile balistico”. A quanto pare, il nuovo lancio giunge in un periodo di continui test. Lo scorso 15 settembre, la Nord Corea aveva già sperimentato due missili balistici e corto raggio e giorni prima era stato invece lanciato un missile da crociera.

La Corea del Nord rivendica il diritto di testare armi

L’ambasciatore nordcoreano Kim Song ha parlato all’assemblea generale della Nazioni Unite poco dopo lo sparo in mare del proiettile rilevato dalla Corea del Sud. Il diplomatico- spiega Ansa– ha rivendicato il “diritto legittimo” di testare armi e “rafforzare le capacità di difesa”. “Nessuno può negare il nostro diritto all’autodifesa” ha inoltre aggiunto. “Stiamo solo rafforzando le nostre capacità di difesa nazionale, al fine di difenderci e garantire in modo affidabile la sicurezza e la pace del Paeseha spiegato.

Rivolgendosi agli Stati Uniti, Kim Song ha poi dichiarato: “Dovrebbero dimostrare di fatto di non avere alcuna volontà ostile nei nostri confronti“. L’ambasciatore ha ancora insistito sulla necessità di far loro “cessare le loro esercitazioni militari e smettere di schierare una panoplia strategica contro il nostro Paese”.

Corea del Nord: prima del lancio la proposta di un vertice intercoreano

Le parole dell’ambasciatore di Pyongyang sono apparse in netto contrasto con le dichiarazioni di Kim Yo Jong, sorella di Kim Jong Un. La consigliere chiave del leader nordcoreano aveva infatti avanzato la prospettiva di un vertice intercoreano. Kim Yo Jong aveva comunque insistito sull’esigenza di “imparzialità” e rispetto reciproco nel rapporto fra i due Stati, chiedendo al Sud di “smetterla di lanciare commenti impudenti”.

La Corea del Nord lancia missili in mare: le reazioni di Giappone e Stati Uniti

In seguito al lancio, riporta Il Corriere della Sera, il Giappone è intervenuto per intensificare la sorveglianza sulla Corea del Nord. Il primo ministro Yoshihide Suga ha dichiarato: Stiamo intensificando la sorveglianza e analizzando la situazione”. Le forze armate giapponesi avrebbero ricevuto l’ordine di garantire la sicurezza del traffico aereo e marittimo, per prepararsi a ogni possibile attacco. Il Giappone considera infatti i test nordcoreani una minaccia alla sicurezza del suo territorio.

Contrariamente a quanto richiesto dall’ambasciatore della Corea del Nord, gli Stati Uniti hanno “condannato” il lancio. “Gli Stati Uniti condannano il lancio di missili della Corea del Nord dichiara il Dipartimento di Stato. “Questo lancio è in violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si legge ancora nella nota. L’iniziativa dello Stato asiatico viene definita una “minaccia per i vicini della Corea del Sud e la comunità internazionale”.