Sara Brancaccio, nota blogger e pasticciera in televisione, ospite fissa per la seconda edizione di È sempre mezzogiorno, condotto da Antonella Clerici, è una donna dolce, determinata e piena di energia. In questa intervista mi ha voluto raccontare il suo cammino difficile che però non le ha mai tolto la speranza e la forza di credere in se stessa e nei suoi sogni.
Sara Brancaccio: sembrava un fallimento ma è stata una grande rivincita
Durante gli studi in Giurisprudenza, Sara capisce che quella non era la sua strada e, appassionata di pasticceria, inizia a frequentare dei corsi professionali. Con l’aiuto della sua famiglia, dà vita alla prima Bakery americana a Pisa, un luogo accogliente dove gustare un buon tè e un ottimo dolce fatto in casa. Il negozio ha un grande successo e lei ne apre un secondo. Le attività vanno bene, i clienti sono soddisfatti e lei decide insieme al marito che era arrivato il momento giusto per avere un bambino. Ma anche nelle favole ci sono dei momenti bui: al settimo mese di gravidanza, mentre si trovava a Genova per lavoro, si sente male e viene ricoverata d’urgenza in ospedale dove rimarrà un mese. Lì, non senza complicazioni, dà alla luce una bellissima bambina: Elena.
Nata con due mesi di anticipo aveva bisogno di cure e attenzioni maggiori rispetto ad altri neonati. L’impegno nel seguire Elena e la gestione delle attività iniziano a diventare non più sostenibili per Sara e con enorme rammarico decide di chiudere i suoi negozi. Ma fare solo la mamma per quanto bellissimo e straordinario non le bastava, perché Sara sentiva che voleva essere di più.
Come lei stessa ci ha raccontato è stato un periodo molto difficile perché non trovava la sua strada. Ma una frase del marito la scuote: “Sara prendi in mano la tua vita, hai già tutto“! Da qui l’idea di trasformare il negozio in un blog Cookissbakery, dove condivide consigli e ricette con i suoi utenti e che l’ha portata fino a qui.
Tutte le favole, si sa, hanno un lieto fine: oggi Sara, oltre ad avere un blog, ad avere un ruolo nella trasmissione di Antonella Clerici è diventata anche scrittrice con il suo libro Dolci senza Bilancia, finalista del Premio Bancarella Della Cucina.

Sara Brancaccio: la soddisfazione di avercela fatta
Cosa ha rappresentato per te scrivere un libro?
Per me è una grande soddisfazione, non mi sembrava vero perché lo volevo da tanto. Questo dimostra che, se costantemente ci credi e non ti perdi d’animo, la perseveranza è la chiave. Non abbassare mail il livello di qualità di quello che fai, nonostante ci siano i momenti di difficoltà. Quando arrivano queste belle notizie, ti ricordi tutti i momenti brutti, ti vengono i brividi e dici “Ce l’ho fatta“!
Perché l’idea di “Dolci senza bilancia”?
Perchè quando ho aperto il blog ho iniziato a postare ricette tanto complicate, ma poi ho visto che le persone avevano bisogno di semplicità e avevano paura di fare un dolce. Mi è venuta l’idea di convincere quelli attorno a me che la pasticceria è accessibile. Gli dico che con un bicchiere, un cucchiaio e un cucchiaino, si può fare un ottimo dolce. Perché l’importante, quando stai facendo un dolce non sono quei due o tre grammi di farina in più, è sapere quei piccoli trucchi che ti fanno arrivare ad un buon risultato, come la temperatura del forno o mescolare in un certo modo gli ingredienti per non formare grumi.
Sara Brancaccio: nella sua vita la dolcezza è tutto
Quanto conta nella tua vita la dolcezza?
Ho avuto la fortuna, nonostante tanti momenti molto difficili della mia vita, di avere sempre l’amore e il sostegno dei miei genitori, poi l’amore di mio marito e di mia figlia. Percepire sempre dolcezza e amore, nella famiglia e nella casa ti fa andare avanti e ti dà sicurezza. Quando ho iniziato a capire che la mia storia dava coraggio alle altre persone, ho iniziato a raccontare la mia vita che non è stata una favola anche perché nessuno mi ha regalato niente.
Ho dedicato il libro alla mia famiglia, percepire la soddisfazione di quanto loro sono felici per te per me è il più grande traguardo! Loro che ti sono stati vicini quando eri insopportabile e quando pensavi di non farcela. La gratitudine è sempre stata molto importante nella mia vita.

Sara Brancaccio: i sogni e i desideri da bambina
Non ho mai avuto un sogno legato alla carriera, sognavo sempre di trovare un principe azzurro, sapevo che avrei voluto trovare un bell’amore. Quando ho conosciuto quello è attualmente mio marito, che è parte della mia vita e mi conosce come mi conosco io, ci siamo detti: Tutti quelli che sono i tuoi sogni sono anche i miei! Frase che ho inserito nella prefazione del mio libro.
Sara Brancaccio e la partecipazione al programma di Antonella Clerici
Quest’anno è confermata la tua presenza a È sempre Mezzogiorno, il programma di Antonella Clerici. Cosa ci puoi raccontare di quello che succede dietro le quinte?
È un ambiente frenetico, ci sono dei tempi fissi. La cosa difficile era stare al passo con i minuti che scorrevano. Ogni volta che entravo in studio e mi dicevano hai 8 minuti, poi 7 poi 6, avevo timore di non riuscire a finire la mia ricetta o che qualcosa andasse storto, perché sei in diretta, ma poi ti abitui a quei ritmi. Con alcuni sono riuscita ad instaurare un buon rapporto, ad esempio con la Zia Cri che è una persona speciale che si è aperta con me e ci siamo raccontate molto della nostra vita, soprattutto le difficoltà e le debolezze.

Cosa vedi nel tuo futuro, il tuo prossimo sogno è…
Io cerco sempre di guardare molto avanti, adesso penso fra cinque anni cosa farò. Sto valutando dei format e dei progetti che sto scrivendo insieme ad altre persone e che mi piacerebbe sviluppare. Sono una persona che ha voglia di fare e spero che tra qualche anno io potrò contare in maniera ancora più stabile su questo lavoro.
Quale messaggio ti piacerebbe arrivasse ai nostri lettori ?
Di non prendersi troppo sul serio e di divertirsi quando cucinano. Ma attenzione non bisogna improvvisare, anche io ho dovuto studiare per arrivare fino a qui, ma si può vivere una vita con più leggerezza, tenendo sempre presenti il rigore e la preparazione.
Mi piacerebbe mandare al pubblico questo preciso messaggio: Se hai preso una strada e ti senti imprigionato, puoi sempre cambiarla, c’è sempre un modo per farlo. Bisogna avere il coraggio e dire: cambio direzione, provo a inseguire la felicità.
E alla fine il più bello dei finali: la sua bella bambina Elena, che è stato il suo dolce più riuscito!
