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Due anziani si innamorano in casa di riposo, ma vengono separati e lei si suicida: il caso apre il dibattito

Pubblicato: 19/10/2021 14:19

Si è tolta la vita dopo aver saputo di non poter più rimanere nella casa di riposo nella quale aveva trovato il suo nuovo amore. La donna aveva chiesto disperatamente di poter restare con l’amato, ma le sue richieste non sono state mai accolte. La vicenda apre il dibattito sulla volontà degli anziani sottoposti a tutela legale e il diritto di decidere per sé.

Francia, anziana si suicida dopo la separazione dall’amato in casa di riposo

Anne Durand de Saint-André, 83 anni, aveva trovato l’amore nella casa di riposo di La Rochelle, sulla costa atlantica della Francia. L’anziana era stata ricoverata per una permanenza provvisoria, resa necessaria da un grave guasto alle tubature di casa sua. Per un breve periodo aveva vissuto in albergo, poi era stata accolta nell’ospizio. Inizialmente, riferisce Il Corriere della Sera, Anne aveva faticato ad ambientarsi perché poco avvezza a regole e orari della casa di cura. Il suo incontro con un altro degente aveva cambiato la sua esperienza. L’anziana si era infatti avvicinata molto a Paul (nome di fantasia), a tal punto che lo scorso marzo affermava: “È nato un grande amore. Ci amiamo alla follia. Non sono mai stata così innamorata, è dolce, adorabile. Passiamo ore ad abbracciarci”.

A luglio, Anne era stata trasferita in un’altra struttura. A nulla erano valse le sue richieste di rimanere nella struttura dove aveva conosciuto l’amato. Proprio nella nuova casa di riposo, si è tolta la vita con un sacchetto di plastica. Vicino al suo corpo i familiari avrebbero trovato decine di lettere dedicate al suo amore per Paul. “Mi ha detto che mi trova meravigliosa. Quando non siamo nelle braccia l’uno dell’altra, gli faccio scoprire la lettura, gli leggo dei racconti. Mi ha anche insegnato la belote (un gioco di carte, ndr), certe volte giochiamo con altri ospiti. Me la cavo bene, è fiero di me” si legge ora in una delle lettere citate da Libération.

Amore e terza età, il suicidio di Anne apre il dibattito in Francia

La morte di Anne ha aperto un vero e proprio dibattito in Francia. Al centro della discussione vi sono temi importanti, spesso non considerati con sufficiente attenzione, come la sessualità e l’amore fra anziani, in particolar modo quando non sono pienamente autonomi e tenuti sotto la tutela dei figli. A decretare l’uscita definitiva dell’anziana dal ricovero sarebbe stata non solo la mancanza di posti letto, bensì anche i “problemi di comportamento e psicologici”. Queste sono infatti le motivazioni avanzate dalla direzione. La questione della volontà e del consenso dei singoli resta irrisolta e gli schieramenti in merito sono nettamente opposti.

Poco prima che Anne si togliesse la vita, il regista Mohamed El Khatib aveva chiesto di incontrare la coppia, in vista di un’opera alla quale stava lavorando. “Erano belli da vedere” ricorda ora. “Era una donna viva, totalmente innamorata, appassionata, divertente, e anche borderline, lontana dal pudore abituale che circonda l’amore in età avanzataaggiunge. “I due amanti si erano baciati con grande passione, poi si erano incamminati, prendendo una strada sbagliata. Lui portava la borsa di lei. Un’immagine che mi aveva commosso” il racconto di una sua collaboratrice.

A quanto pare, anche la figlia di Paul aveva ammesso di credere che la relazione fosse inopportuna. La donna, riporta Il Corriere, parlava di Anne come di una persona “invadente, possessiva, onnipresente” nella vita di suo padre. Paul, a detta sua, avrebbe addirittura chiesto di essere allontanato da lei. I figli di Anne avrebbero invece parlato positivamente dell’amore fra la coppia di anziani.