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Anziana sordomuta sbaglia il volo Palermo-Bologna e arriva in Polonia, ira della famiglia: “Lasciata sola”

Pubblicato: 23/10/2021 16:22

Un’odissea il volo Palermo-Bologna per un’anziana donna sordomuta che, non ricevendo assistenza da parte della linea aerea, arriva in Polonia. La 69enne è stata infatti imbarcata sul volo sbagliato, probabilmente essendo arrivata in anticipo al gate. Nessuno si è accorto dell’errore e la donna è atterrata a Bratislava, dove solo grazie all’assistenza di un’altra passeggera è riuscita a contattare la famiglia e a tornare a casa.

Deve prendere il volo Palermo-Bologna e finisce in Polonia: l’avventura della 69enne

È Il Resto del Carlino a raccogliere l’ira della famiglia della 69enne sordomuta di Trapani, ma residente da anni a Ferrara. La donna doveva imbarcarsi da Palermo per tornare a Bologna con il volo delle 22 Ryanair, dove ad attenderla c’erano figlia e nipote. Era il primo volo da sola, ma nonostante le difficoltà sarebbe riuscita ad arrivare al gate giusto e lì le cose sono andate male. Probabilmente in anticipo, la donna è stata imbarcata senza che nessuno notasse l’errore sul volo precedente per Bratislava.

La famiglia della 69enne: “Nessun aiuto”

La nipote della donna, che ha denunciato quanto accaduto, ha raccontato le difficoltà della famiglia ad assicurare assistenza alla 69enne. Sordomuta dalla nascita, l’anziana ha un apparecchio che le consente di comunicare e sentire un minimo, condizione per cui avrebbe avuto diritto a un aiuto più accorto.

L’aeroporto di Palermo non mi ha mai risposto, così come Ryanair mi ha detto che non è loro la responsabilità“, ha dichiarato la nipote 21enne, raccontando come la famiglia abbia provato a contattare Punta Raisi per assicurarsi che la nonna fosse seguita qualora ne avesse avuto bisogno.

L’arrivo in Polonia della 69enne e l’inizio dell’incubo

La 69enne, quindi, è salita sul volo per Bratislava e non per Bologna senza che nessuno se ne rendesse conto. Solo all’arrivo in Polonia è emersa la realtà. La donna si è trovata a tarda notte in un Paese straniero e con un telefono non abilitato alle chiamate internazionali per poter contattare la famiglia. Solo grazie a un’altra passeggera che l’ha soccorsa e a un addetto alle pulizie dell’aeroporto che ha prestato il telefono, la donna ha potuto contattare il consolato italiano.

La nipote, ringraziando il personale del consolato, sottolinea come “mia nonna si è fatta, in piena notte, 300 chilometri di auto per riuscire a prendere un aereo da Cracovia“. Un errore per cui la famiglia ha presentato denuncia ma, essendo la 69enne tornata a casa, non sussiste come reato.