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Covid nei bambini, nuovo studio certifica sintomi diversi in base all’età: i campanelli d’allarme

Pubblicato: 24/10/2021 10:14

Un nuovo studio sul Covid nei bambini riporta che i sintomi della malattia cambiano in base all’età: la ricerca può tornare utile per capire quali sono i campanelli d’allarme da rintracciare. Dal raffreddore al mal di testa, quali sono i segni da notare.

Covid, i sintomi nei bambini sotto e sopra i 3 anni di età

Lo studio, di natura osservazionale, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Quaderni Acp e presentato nel corso del 33° Congresso Nazionale dell’Associazione culturale pediatri. Proprio i medici dei più piccoli sono stati al centro della ricerca: 34 pediatri hanno seguito da vicino quasi 2.000 bambini da varie Regioni d’Italia (Lombardia, Veneto, Piemonte, Sicilia, Campania, Friuli Puglia, Emilia-Romagna e Lazio). Dai risultati emergerebbe con chiarezza che i sintomi del Covid variano in base all’età dei bambini.

Nello specifico, sotto i 3 anni il sintomo più comune è il raffreddore e sopra invece è molto indicativo il mal di testa nel bambino. Hanno meno rilevanza casistica invece la tosse e la febbre alta, la cui assenza quindi non può essere garanzia che il bambino non abbia contratto il Covid-19. Inoltre, è stato riferito che le malattie croniche non influiscono sulle possibilità di avere una diagnosi positiva.

Covid e bambini, l’incidenza cambia in base alle Regioni

Si è notato inoltre che l’incidenza complessiva dei casi di malattia da Coronavirus è di 3,8 casi ogni mille bambini in un mese: al dato va aggiunto che si differenzia molto in base alle regioni in esame e le più colpite sono Veneto ed Emilia. “Queste differenze sono verosimilmente legate alla diversa gestione della malattia nelle varie regioni, con conseguente diversa possibilità di confermare la diagnosi nei casi sospetti“, ha dichiarato il pediatra Apc e coordinatore dello studio Giacomo Toffol secondo quanto riportato da Adnkronos.

La ricerca, cui hanno lavorato anche pediatri e ricercatori come Laura Reali e Roberto Buzzetti, ha inoltre confermato che la principale fonte di Covid nei bambini è la famiglia, ma anche che il decorso della malattia è significativamente meno grave che in età avanzata. Il numero di ricoveri e la mortalità sono bassissime. Lo studio ha voluto colmare un gap: sono stati infatti documenti sintomi e andamento nei casi gravi che richiedono l’ospedalizzazione, ma non ancora quelli di bambini che contraggono il Covid in maniera lieve.

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