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Ape sociale, si amplia la platea di beneficiari: cresce l’elenco dei lavori considerati gravosi

Pubblicato: 29/10/2021 14:13

La nuova bozza della manovra di bilancio ha stabilito le categorie di lavori considerati gravosi, ampliando così la platea di persone che potranno accedere al pensionamento anticipato tramite Ape sociale. Ecco l’elenco del lavori che la bozza considera gravosi.

Che cos’è l’Ape sociale e quali categorie di lavoratori possono accedere

L’Ape sociale è accessibile ad alcune categorie di lavoratori e consente di ottenere un’indennità di accompagnamento alla pensione a partire dai 63 anni, con almeno 36 anni di contributi, per coloro che soddisfano uno dei seguenti requisiti:

  • al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, assistono il coniuge o un parente di 1° grado (convivente) con handicap in situazione di gravità. Oppure assistono un parente o un affine di 2° grado (convivente) nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 70 anni di età, oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti. Occorre avere almeno 30 anni di contributi;
  • abbiano una riduzione della capacità lavorativa, accertata come superiore o uguale al 74% e siano in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • siano lavoratori dipendenti con almeno 36 anni di contributi e che abbiano svolto attività gravose da almeno 7 anni negli ultimi 10, oppure almeno 6 anni negli ultimi 7.

Secondo la bozza, sarebbe decaduto il requisito di aver terminato la Naspi da 3 mesi valido per i lavoratori disoccupati.

Ape sociale, l’elenco dei lavori considerati gravosi

La bozza della manovra prevede uno stanziamento di 141.400.000€ fino al 31 dicembre 2022. Per gli anni successivi, i fondi stanziati dovrebbero invece ammontare a: 275.000.000€ per il 2023, 247.600.000€ per il 2024, 185.200.000€ per il 2025, 104.500.000€ per il 20216 e infine 16.900.000€ per il 2027. I fondi consentono l’erogazione di 12 mensilità all’anno dell’indennità di accompagnamento alla pensione. Nella bozza, i lavori considerati gravosi che amplieranno l’accesso all’Ape sociale sono:

  • insegnanti della scuola primaria e della materna;
  • tecnici della salute;
  • magazzinieri;
  • addetti nelle professioni qualificate dei servizi sanitari e sociali;
  • operatori della cura estetica;
  • lavoratori impegnati nei servizi personali ed assimilati;
  • artigiani;
  • operai specializzati;
  • agricoltori;
  • conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
  • conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi;
  • conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;

E ancora:

  • conduttori di mulini e impastatrici;
  • conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • portantini e professioni assimilate;
  • giardinieri;
  • professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
  • professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.