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Due studenti uccisi ad Ercolano: sono stati scambiati per ladri d’auto, a sparare un 53enne della zona

Pubblicato: 29/10/2021 20:44

Tragedia ad Ercolano, dove sono morti due studenti di 26 e 27 anni: si trovavano in macchina lungo una stradina, quando sono stati raggiunti dai colpi d’arma da fuoco di un uomo, 53enne autotrasportatore, che li ha scambiati per dei ladri d’auto.

Ercolano, uccisi due studenti incensurati di 26 e 27 anni scambiati per ladri

Secondo quanto riportano le fonti, le due vittime ieri sera si trovavano in macchina in una zona periferica di Ercolano, provincia di Napoli. I due amici, studenti incensurati di 26 e 27 anni, sarebbero stati di ritorno da una serata passata al campetto di calcio con alcuni amici: forse stavano scambiando delle chiacchiere, quando sono stati scambiati per ladri da un 53enne che vive in quella zona. Dal balcone di casa sua, ha visto i ragazzi in macchina ed ha aperto il fuoco: 6 spari che hanno raggiunto l’auto e i giovani. Uno di loro è morto sul colpo, l’altro avrebbe provato a scappare ma inutilmente.

Dopo il fatto, l’uomo ha chiamato i Carabinieri e avrebbe detto di aver sparato a due ladri: dalle prime ricostruzioni sembra proprio che il 53enne, vittima nel recente passato di furto, abbia scambiato i due giovani per malfattori e avrebbe così aperto il fuoco. La pistola risulta regolarmente detenuta.

Ercolano, chi sono i due studenti uccisi perché scambiati per ladri

Nelle scorse ore sono stati dati dei nomi alle due vittime di via Marsiglia a Ercolano e all’uomo che li ha uccisi. Si chiamavano Giuseppe Fusella, 26 anni, e Tullio Pagliaro, 27enne: entrambi sono originari di Portici e i familiari faticano a dare un senso a questa tragedia. A sparare invece è stato Vincenzo Palumbo, 53enne autotrasportatore che vive nella villetta di Via Marsiglia con moglie e figlia. I giovani erano incensurati ed è stata già esclusa l’ipotesi di un agguato di Camorra: tutto sembra condurre le indagini verso un malinteso terminato con un duplice omicidio. La vicenda è ancora al vaglio dei Carabinieri, intenti a capire le esatte dinamiche e le motivazioni del gesto.

Credevo fossero fuochi d’artificio. Poi ho sentito le volanti che suonavano, sono uscita fuori e ho visto lo scempio” è la testimonianza di una vicina a TgCom24. “Siamo una famiglia di persone per bene. Questa tragedia ci ha colpito in pieno, un fulmine” sono invece le parole rilasciate da un familiare delle due giovani vittime.