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Covid-19 e Natale: come saranno le festività natalizie secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri

Pubblicato: 02/11/2021 08:51

Siamo entrati nel mese di novembre e gli occhi di tutti cominciano a essere puntati verso le festività natalizie vissute lo scorso anno tra zone rosse e posti a tavola numerati a causa della pandemia da Covid-19. La situazione sembra essere cambiata definitivamente con il Green pass che, secondo il sottosegretario alla Salute, sarebbe il nostro lasciapassare per un Natale diverso da quello precedente.

Natale e Covid: cosa succederà alle festività natalizie 2021

Sileri chiarisce come sarà il prossimo Natale, mentre le città si vestono delle tipiche luci delle feste. Nessuno ha dimenticato le difficoltà e le restrizioni del Natale del 2020 e molti sperano in una situazione decisamente diversa. Il sottosegretario alla Salute ha spiegato al Corriere della Sera che “Sì, vivremo un Natale libero. I casi continueranno a crescere ancora un po’. Grazie alla carta verde non subiremo restrizioni“, spiega quindi assicurando ancora l’uso del Green pass per i prossimi mesi.

Sileri, vaccini e terza dose

Poi un pensiero anche ai 1.600mila italiani a cui è stato somministrato il vaccino Johnson & Johnson inizialmente accreditato come monodose, mentre per tutti gli altri si parla già di terza dose: “La decisione è imminente. Mi risulta che gli organismi tecnici siano orientati a prevedere un richiamo con un vaccino a mRNA, molto probabilmente almeno dopo due mesi dall’unica iniezione. Siamo nei tempi visto che queste persone si sono immunizzate tra aprile e maggio“, ha spiegato.

Intanto nella giornata di oggi si svolgerà la riunione dell’Aifa per decidere il via libera alla terza dose di vaccino anti-Covid agli under 60. “Dobbiamo procedere con le terze dosi“, spiega Sileri a Quarta repubblica. “Una volta raggiunto il 90% delle persone vaccinate conteniamo l’avanzata del virus ma dobbiamo completare l’opera, cercando bene le varianti. Abbiamo già fatto tanta strada negli ultimi 6 mesi. Io credo che 3 mesi” di stato d’emergenza “siano ragionevoli. Parlo da medico, non da politico”, ha spiegato ancora.