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RiGenerazione, nelle scuole inizia la settimana di sostenibilità: i progetti e le idee dei ragazzi

Pubblicato: 04/11/2021 12:16

Dal 3 al 5 novembre è in corso la prima edizione della settimana nazionale della RiGenerazione. Si tratta di un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione e vede protagonisti i giovani e le scuole, con l’obiettivo di stimolare idee e nuove prospettive sulla transizione ecologica ed energetica. Ecco i primi progetti che sono già emersi.

Ambiente e sostenibilità, quali sono le idee degli studenti

Non solo Fridays for Future per gli studenti, ma anche il supporto delle scuole per le loro idee più innovative ed ecosostenibili. Dopo aver portato alla ribalta i rischi concreti dei cambiamenti climatici e la necessità di intraprendere azioni reali, dalle scuole di tutta Italia arrivano numerosi progetti che puntano a cambiare le abitudini per rispettare l’ambiente. Le idee più originali sono state raccolte dal portale Skuola.net:

  • Detersivo per piatti ecosostenibile, non solo nella preparazione ma anche nel contenitore.  È l’idea dell’Istituto Comprensivo di Via Baccano, a Roma, che studia varie tipologia di contenitori per trovare quello meno dannoso per l’ambiente;
  • Orto amico per tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo di San Filippo del Mela, nei pressi di Messina. I ragazzi si occupano di tutte le fasi di lavorazione del terreno, della messa a dimora delle piantine alla scerbatura e alla sarchiatura;
  • Piatti ecosostenibili dal prodotto fino allo scarto. Si tratta di una serie di laboratori enogastronomici dell’Istituto Professionale Alberghiero Giovanni Falcone di Giarre (Catania). Per i piatti vengono scelti prodotti a km 0 e biologici, che siano cresciuti al sole e all’aria aperta anziché nelle serre. Ciò che avanzerà sarà in seguito compostato e trasformato in nutrimento per il terreno, contribuendo così alla crescita di nuovi prodotti in terreni sani;
  • Riciclo dei cellulari. La scuola primaria Olivelli, dell’Istituto Comprensivo di Mortara nel Pavese, propone un progetto dedicato allo smaltimento e al ritiro dei vecchi cellulari. Gli studenti si occuperanno di fare informazione con gli amici e i familiari circa i vari punti di raccolta riservati ai cellulari dismessi;
  • Micro-irrigazione. Questo impianto, progettato all’interno dell’Istituto d’istruzione superiore I.T.G. e I.T.I. di Vibo Valentia, ricicla le risorse naturali e le materie prime. In particolare intende recuperare le acque meteoriche e ridurre lo spreco d’acqua nella scuola;
  • Aula all’aperto. L’obiettivo è creare un rapporto tra i bambini e la natura all’interno dell’Istituto Comprensivo Giacomo Leopardi di Torre Annunziata (Napoli). I piccoli potranno così capirla e rispettarla grazie a un’interazione continua e coinvolgente, vivendola in prima persona e sperimentando i cambiamenti che avvengono a ogni stagione

I progetti degli studenti durante la settimana di RiGenerazione

I progetti più interessanti non si fermano qui. Sono stati segnalati anche:

  • Lungomare degli studenti. L’Istituto Comprensivo Mariano Rossi di Sciacca (Agrigento) “adotterà” un tratto del lungomare e si occuperà di ripulirlo, coinvolgendo i cittadini per diffondere l’importanza  di salvaguardare l’ecosistema marino.
  • Misurare la qualità dell’aria. Il Liceo Sabin di Bologna misurerà la qualità dell’aria dentro e fuori gli ambienti scolastici, valutando anche i livelli di azoto nell’aria e progettando l’efficientamento energetico dell’istituto;
  • Debate: i miti della plastica” è il progetto dell’Istituto Natta di Bergamo che ha coinvolto anche imprenditori del settore gomma e plastica. L’obiettivo è diffondere i valori della sostenibilità ambientale a partire da un settore tra i più inquinanti;
  • Piazza. È il luogo dei Fridays for Future e l’Istituto Comprensivo Nitti di Roma ha pensato di lanciare un concorso per la realizzare manifesti composti da immagini e slogan in difesa del Pianeta. I lavoro sono raccolti in una galleria digitale.

Tutti i progetti messi in campo dalle scuole sono stati raccolti in una mappa, pubblicata sul sito del Ministero dell’Istruzione.