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Reddito di Libertà, sostegno alle donne vittime di violenza: quali sono i requisiti e come presentare domanda

Pubblicato: 09/11/2021 16:15

La circolare n. 166/2021 sul Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza” è stata pubblica in queste ore dall’Inps. Il sostegno è stato istituito per sostenere percorsi di autonomia e di emancipazione per le donne vittime di violenza. Il contributo punta in particolar modo a sostenere le spese necessarie a emergere da condizioni di vulnerabilità e povertà attraverso l’indipendenza economica. Dall’inizio dell’anno a oggi sono 87 le vittime di femminicidio. 60 di loro sono morte per mano di un partner o di un ex partner. Il Reddito di Libertà nasce proprio con l’obiettivo di bloccare l’aumento di questa drammatica conta.

Reddito di libertà: i requisiti e a quanto ammonta

Il Reddito di Libertà per le donne vittime di violenze è destinato alle donne seguite dai centri antiviolenza riconosciuti nelle regioni e dai servizi sociali negli annessi percorsi di fuoriuscita dalla violenza. La misura, specifica la nota dell’Insp, punta a contenere “i gravi effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, in particolare per quanto concerne le donne in condizione di maggiore vulnerabilità“. Ad averne diritto sono donne vittime di violenza con o senza figli minori.

Al fine di garantire la costruzione di percorsi di autonomia e di emancipazione, viene istituito un contributo economico dal valore massimo di 400 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per dodici mesi. L’articolo 3 del D.P.C.M. del 17 dicembre 2020 prevede che il Reddito di Libertà sia finalizzato al sostegno delle spese per l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale. Anche “il percorso scolastico e formativo dei figli/delle figlie minori” rientra fra le spese consentite.

Il Reddito di Libertà non è comunque compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito. Fra questi rientrano quindi il Reddito di cittadinanza e altri sussidi economici di altra natura, come Rem, NASpI, Cassa integrazione guadagni, ANF.

Reddito di libertà: come presentare domanda

Le donne interessate a richiedere il Reddito di Libertà possono presentare la domanda per richiederlo direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato”, tramite il Comune del proprio luogo di residenza, usando il modello allegato nella circolare dell’Insp. Gli operatori comunali devono inserire la domanda tramite il servizio online. Il servizio è raggiungibile sul portale www.inps.it, digitando nel motore di ricerca “Prestazioni sociali del comuni” e procedendo poi selezionando fra i risultati il servizio “Prestazioni sociali: trasmissione domande, istruzioni e software”.

Di seguito il modulo messo a disposizione sul sito dell’Insp per per presentazione della domanda:

Il servizio è accessibile se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica 3.0 o di una Carta Nazionale dei Servizi. La domanda può essere trasmessa regolarmente solo se tutti i campi compresi nel modulo vengono compilati, compresa l’attestazione della condizione di bisogno ordinario, straordinario o urgente. Ciò deve essere confermato dall’attestazione del servizio sociale professionale di riferimento territoriale. Per ottenere l’erogazione del sostegno devono inoltre essere inserite le modalità di pagamento prescelte.

Una volta ricevuta la domanda, il sistema si occupa di verificare la capienza del sostegno e la titolarità dello strumento di pagamento. Al termine, viene rilasciato uno dei 3 possibili esiti: “Accolta in pagamento”, “Non accolta per insufficienza di budget”, “Accolta in attesa di IBAN” (qualora la verifica sulla titolarità dia esito negativo).