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Concorsi scuola, come si svolgeranno: i dettagli su bandi e modalità delle prove d’esame

Pubblicato: 15/11/2021 11:32

I maxi-concorsi a cattedra potrebbero presto svolgersi con nuove modalità, in linea con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e le direttive introdotte dal Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. Ecco i primi dettagli contenuti nelle bozze dei due decreti del Ministero dell’Istruzione.

Concorsi scuola, come si svolgeranno le prossime prove scritte

I concorsi a cattedra sarebbero prossimi a un cambiamento, che potrebbe vedere una ripartenza dei bandi e una nuova modalità di svolgimento delle prove. Il primo step che i candidati dovranno affrontare sarà la prova scritta. I prossimi bandi dovrebbero prevedere lo svolgimento di tale prova tramite pc. Sarà distinta sulla base della classe di concorso e sarà strutturata in 50 domande a risposta multipla:

  • 40 domande verteranno sulla specifica classe di concorso, con l’obiettivo di accertare conoscenze e competenze delle discipline afferenti alla materia da insegnare. Per esempio, nei concorsi relativi al sostegno i 40 quesiti saranno incentrati sulle metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità;
  • 5 quesiti saranno relativi all’inglese con livello B2;
  • 5 domande saranno incentrate sull’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali.

I candidati avrebbero 4 risposte tra cui scegliere, di cui solo 1 sarà quella giusta. I quesiti d’esame dovrebbero essere predisposti da una Commissione dedicata a livello nazionale.

Concorsi scuola: i dettagli sui colloqui e sulla valutazione dei titoli

Sulla base delle bozze predisposte dal Ministero dell’Istruzione, riportate dal Sole24Ore, in seguito alla prova scritta i candidati sosterranno il colloquio orale. Questa seconda prova dovrebbe consistere nella progettazione di un’attività didattica e potrà prevedere anche il ricorso alle tecnologie digitali. La durata della prova orale sarebbe prevista fra i 30 minuti, per l’infanzia e la primaria, e i 45 minuti per le medie e le superiori.

In relazione ai bandi di concorso per l’insegnamento nelle scuole medie e superiori, la valutazione dei titoli dovrebbe fornire ai candidati i seguenti punteggi: 12,50 per il dottorato di ricerca o per l’abilitazione scientifica nazionale a professore universitario; 7,50 per il titolo di laurea vecchio ordinamento o per la magistrale/specialistica ulteriore al titolo d’accesso alla procedura concorsuale; 3,75 per il diploma triennale; 1,25 per ogni anno di insegnamento pregresso sullo specifico posto o classe di concorso.

I requisiti per l’accesso ai concorsi nelle scuole e la novità del Decreto Sostegni Bis

Le commissioni d’esame per queste tipologie di concorso dovrebbero essere presiedute da un professore universitario, oppure da un dirigente tecnico o da un preside. Saranno inoltre composte da due docenti con almeno 5 anni di servizio. Per la valutazione avranno a disposizione 250 punti così suddivisi: 100 per lo scritto, 100 per l’orale, 50 per i tioli culturali e professionali. Le prove scritta e orale si intenderanno superate se il candidato otterrà almeno 70 punti.

Per l’acceso di concorsi i cattedra restano validi i requisiti:

  • Abilitazione, conseguita in Italia o all’estero purché sia riconosciuta nel nostro Paese;
  • Titolo di laura in base alla classe di concorso;
  • Possesso di 24 crediti formativi universitari nelle materie antro-psico-pedagogiche.

Per l’accesso ai bandi nelle scuole d’infanzia e primaria, invece, occorre essere in possesso dell’abilitazione all’insegnamento, da conseguire presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria, oppure avere il diploma magistrale ante 2001/2002. Il titolo di specializzazione è sempre necessario per il sostegno. Inoltre, il Decreto Sostegni Bis dovrebbe prevedere, per le selezioni successive, una riserva di posti del 30% in favore di coloro che hanno svolto almeno 3 anni di servizio, anche non continuativi, nei 10 anni precedenti.

Concorsi scuola, le ipotesi sui prossimi bandi

L’intenzione del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sarebbe quella di bandire concorsi con cadenza annuale, per i posti “vacanti e disponibili” nell’anno scolastico successivo a quello in cui è previsto l’espletamento delle prove selettive. Come riporta il Sole24Ore, i primi bandi potrebbero vedere la luce a metà dicembre e saranno relativi alle due selezioni già previste per circa 40.000 posti totali, suddivisi tra infanzia e primaria (circa 13.000 posti) e medie e superiori (circa 27.000 posti). Per questi bandi sono già presenti oltre 500.000 candidati.