Il mondo dello spettacolo italiano perde una delle sue stelle. Il cantautore, regista ed esponente della canzone di protesta Paolo Pietrangeli si è spento in queste ore. I suoi brani sono diventati molto popolari negli anni all’interno dei movimenti giovanili di sinistra. Alcuni sono diventati dei veri e propri “inni”.
Morto Paolo Pietrangeli: addio all’autore di Contessa
Con una nota diffusa da Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea si apprende in questi istanti la notizia dell morte di Paolo Pietrangeli. “Abbiamo appena appreso la notizia della morte improvvisa di Paolo Pietrangeli“ si legge nel testo riportato da Rai News. “Un compagno a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha rappresentato per la storia della cultura, dei movimenti, della sinistra e anche del nostro partito” scrive ancora Acerbo. “Con le sue canzoni Paolo ha dato voce al lungo sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta” ricorda ancora il politico. “La sua ‘Contessa‘ non è mai passata alla radio ma è diventata un inno cantato da milioni di studenti e operai” sottolinea in sua memoria.
“Aveva da tempo problemi di salute che gli impedivano di intervenire con la sua voce potente in iniziative che sosteneva e condivideva– spiega poi- ma da gigante buono e sempre ironico tendeva sempre a non drammatizzare la situazione”. “Ogni volta che gli abbiamo chiesto di darci una mano con umiltà si metteva a disposizione. Sentiva il dovere di dare una mano a ricostruire una sinistra nuova nel nostro paese” scrive Acerbo. “Nel 1999 scrisse un bellissimo ‘Il canto per Rifondazione‘ che ‘comunista è l’impegno morale’. Un impegno che Paolo con umanità generosa non ha mai dismesso. Ciao Paolo. Chi ha compagni non morirà” conclude infine.
Chi era Paolo Pietrangeli, autore e voce di molti “inni”
Paolo Pietrangeli era figlio del regista Antonio e di Margherita Ferrone. Nato a Roma il 29 aprile 1945, negli anni sessanta aveva iniziato a comporre canzoni a sfondo socio-politico, facendosi riconoscere poi come esponente della canzone di protesta. Dal 1966 era parte del Nuovo Canzoniere Italiano. Fra i suoi brani, alcuni sono divenuti “inni” riconosciuti e cantanti dai movimenti giovanili di sinistra e non solo. Fra questi si ricordano Valle Giulia e Contessa. Quest’ultima canzone era diventata una sorta di “colonna sonora” del 68 italiano. Pietrangeli l’avrebbe scritta ispirandosi a una conversazione intercettata casualmente in un caffé romano. Al suo interno si riconoscono lo stile, l’andamento e i temi tipici del periodo della sua pubblicazione. Buona parte delle sue esperienze professionali lo hanno visto al contempo impegnato nell’ambito politico. Come regista aveva infatti lavorato a documentari di impatto politico e nel 1996 aveva poi scelto di candidarti alla Camera dei deputati con Rifondazione comunista.