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Rami Malek protagonista di Bohemian Rhapsody, il film sui Queen: come è diventato Freddie Mercury

Pubblicato: 24/11/2021 19:08

Rami Malek aveva 10 anni quando Freddie Mercury è morto di Aids, nel 1991. L’attore di Mr. Robot non è cresciuto con i Queen, ma il destino lo ha portato a scontrarsi con la leggendaria figura dell’artista di Zanzibar. 

Malek ha sconfitto ogni dubbio sul suo conto con una performance che, fin dai primi trailer, si rivela estremamente travolgente. Dal modo in cui si muove sul palco e mette in scena, senza inibizione, il glam rock di Mercury ed ogni sua ostentazione e avversione, vediamo come Rami Malek si è preparato per diventare Freddie Mercury.

Rami Malek e la preparazione fisica per diventare Freddie Mercury

Bohemian Rhapsody rappresenta, per Rami Malek, l’esordio da attore protagonista in un lungometraggio cinematografico. L’attore, conosciuto per ruoli minori in film quali Una notte al museo e Twilight: Breaking Dawn, ha detto di aver provato emozioni altalenanti alla notizia di essere stato scritturato per il ruolo da Freddie Mercury. Durante un’intervista per Vanity Fair aveva dichiarato: “So perfettamente che il film potrebbe andare malissimo e che, se così fosse, potrebbe distruggermi la carriera“.

Tuttavia, era una di quelle occasioni che tutti gli attori sognano e Malek ha iniziato la preparazione per riuscire a far rivivere sul grande schermo il frontman dei Queen.

Malek ha dovuto lavorare molto sul suo fisico, seguendo una dieta specifica che lo ha messo a dura prova: “Ho messo su peso la prima settimana di ripresepoi ho dovuto perderlo di nuovo e perdere massa muscolare per girare le parti iniziali, quando Freddie era giovane e molto magro. Ho dovuto studiare bene quando allenarmi e quando tornare a fare una dieta drastica.

Per somigliare fisicamente alla rockstar, Malek ha indossato per quasi un anno, ogni notte, una struttura dentale uguale a quella di Mercury. Al Jimmy Fallon Show ha dichiarato: “Mi sentivo incredibilmente insicuro quando li misi la prima volta. Sentivo di dover compensare in qualche modo, e la mia postura si allungò quasi immediatamente, e pensai alla magnifica postura di Freddie. Stava facendo la stessa cosa?“. La trasformazione fisica ha comportato anche moltissime parrucche, trucchi e una protesi per il naso.

Lo studio del canto e della presenza scenica di Freddie Mercury

Per studiare il canto, le movenze e la presenza scenica di Mercury, Malek ha confessato di aver visto ogni materiale audiovisivo esistente sulla band londinese. Cantare è stata la sfida più difficile e, nel montaggio finale del film, sono state mixate diverse voci. Malek ha avuto la fortuna di collaborare con i produttori musicali, e membri dei Queen, Brian May e Roger Taylor. Grazie a loro ha potuto ascoltare delle primissime registrazioni del brano Bohemian Rhapsody e ha ricevuto dei preziosi consigli.

Quando è stato scelto per il ruolo non c’erano ancora tutti i finanziamenti. L’attore ha deciso di andare a Londra e convincere i produttori ad assumere un insegnante specializzato negli accenti, un coach per i movimenti fisici, un insegnante di canto e uno di pianoforte.

Il coach per i movimenti ha fatto studiare a Rami Malek i personaggi a cui si ispirava Mercury, da Jimi Hendrix a David Bowie, da Aretha Franklin a Liza Minnelli. I due analizzavano anche gli altri componenti della famiglia di Freddie. Osservavano le loro strutture facciali, i loro movimenti e il modo in cui parlavano. Studiavano le prime apparizioni di Freddie e le differenze che c’erano tra le interviste degli Anni 70 e degli Anni 80.

Per creare un contatto più profondo con il personaggio, Malek ha cercato di trovare i loro punti comuni: Freddie è nato a Zanzibar, è scappato con la sua famiglia ed è emigrato a Londra; Rami è un americano di prima generazione con genitori emigrati dall’Egitto. Inoltre, come Freddie si trovava più a suo agio davanti al pubblico che nella vita privata, anche Rami sostiene di avere più sicurezza davanti alla macchina da presa che nella vita reale.

Rami Malek e il premio Oscar dedicato a Freddie Mercury

Nel 2019, la geniale interpretazione della rockstar è valsa a Rami Malek un Golden Globe, un Oscar, un Premio BAFTA, uno Screen Actors Guild Award e un Satellite Award nella sezione Miglior attore protagonista. 

“Interpretare Freddie Mercury? Ovviamente è stato difficile, molto difficile. Non lo definirei un peso, ma quest’uomo, e la sua natura mitologica, lo hanno fatto diventare per le persone una specie di Dio musicale. Per me, quindi, era importante rendere giustizia all’eredità che ha lasciato.