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Donna a passeggio con l’amante, viene ripresa in un video musicale di Gigi D’Alessio. Arriva un risarcimento

Pubblicato: 26/11/2021 21:36

Gigi D’Alessio sta vivendo un periodo molto felice. Il cantante napoletano è in attesa del quinto figlio. In campo amoroso, la relazione con Denise Esposito va a gonfie vele, malgrado la grande differenza d’età. La fidanzata, infatti, ha ventinove anni.

Gigi D’Alessio, in questo momento, è balzato di nuovo agli onori della cronaca pe un fatto davvero particolare. Una donna è stata ripresa a passeggio con l’amante, mentre veniva girato un video musicale del cantante napoletano.

Lo scandalo è stato automatico e, adesso, è arrivata la sentenza che le accorda un risarcimento, come riporta da Il Sole 24 ore.

Donna con l’amante nel videoclip di Gigi D’Alessio: la vicenda

Una Donna ha subito un danno da un video musicale di Gigi D’Alessio. La vicenda è piuttosto particolare, perché per un’occasione fortuita, un videoclip di Gigi D’Alessio ha denunciato un tradimento. Infatti, nel filmato promozionale della canzone “Oi nenna nè“, è stata ripresa una donna in compagnia del suo amante, mentre erano a passeggio.

Naturalmente, la notizia ha fatto scalpore, dopo che la donna è stata riconosciuta nel filmato da alcuni conoscenti, come si legge nella sentenza della Corte di Cassazione n.36754, che le ha riconosciuto un risarcimento per i danni subiti: “Laddove la semplice notizia della relazione extraconiugale di una donna, ed ancor più dell’esistenza di tracce materiali visibili di tale relazione, suscitano ampia curiosità“.

Donna con l’amante a sua insaputa nel video di Gigi D’Alessio

La Donna che è stata ripresa con l’amante in un videoclip di Gigi D’Alessio potrà beneficiare di un risarcimento. Infatti, secondo i giudici sono stati lesi due suoi diritti, quello alla riservatezza e alla reputazione.

Il risarcimento dovrà arrivare dalla Sony, anche se la casa discografica ha provato a opporsi, dicendo che la donna aveva visto le telecamere che stavano effettuando le riprese: “Aver soffermato lo sguardo sullo strumento di ripresa per alcuni istanti“.

L’appello della Sony non è stato, però, accolto dai giudici.