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Fisco, proroga per rottamazione ter e saldo e stralcio: qual è la nuova data per il pagamento

Pubblicato: 02/12/2021 11:59

Numerose scadenze fiscali si erano concentrate negli ultimi 2 giorni di novembre, ma per alcune di queste il Governo ha disposto una proroga di qualche giorno. Ecco quali sono le scadenze interessate e fino a quando c’è tempo per rispettarle.

Proroga per la rottamazione ter e il saldo e stralcio, la decisione del Governo

Fra il 29 e il 30 novembre lo Stato avrebbe dovuto incassare un importo quasi pari a alla prossima manovra di bilancio, che vale circa 30.000.000.000€. 27.000.000.000€ erano attesi con i pagamenti degli acconti Ires, Irap Irpef e dell’imposta sostitutiva in capo alle attività in regime forfettario. Da solo, l’acconto Ires dovrebbe valere 12.200.000.000€ secondo le stime della Cgia. Tra le scadenze di fine novembre che il Governo ha deciso di prorogare, con un emendamento al Decreto Fiscale presentato dalla Commissione Finanze del Senato, c’è quella delle cartelle relative alla rottamazione ter e al saldo e stralcio.

Rottamazione ter e saldo e stralcio: qual è la nuova scadenza

L’emendamento ha stabilito come nuova data per il pagamento delle cartelle relative alla Rottamazione ter e al saldo a stralcio il 9 dicembre. Con i 5 giorni di tolleranza, il termine ultimo per procedere al pagamento arriva così fino al 14 dicembre 2021. Le cartelle interessate sono quelle bloccate per un anno e mezzo a causa dell’emergenza Covid e che l’Agenzia delle Entrate aveva iniziato a inviare ai contribuenti da inizio settembre.

Per quali cartelle esattoriali è stato esteso il termine a 180 giorni

Una nuova proroga è stata confermata anche per le cartelle “normali”, cioè quelle non relative alla rottamazione o al saldo e stralcio, tramite un altro emendamento al Decreto fiscale. Il termine è stato esteso da 150 giorni a 180, cioè fino a 6 mesi, per le cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021. La norma al di fuori dello stato di emergenza prevederebbe invece un tempo limite di 60 giorni per procedere al pagamento o alla richiesta di rateizzazione, limite oltre il quale maturano gli interessi e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può inviare gli avvisi e avviare quindi le procedure di riscossione.