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Il silenzioso massacro dei pulcini maschi: al via l’emendamento per fermarne l’abbattimento selettivo

Pubblicato: 03/12/2021 10:39

Il 1° dicembre è stato presentato un emendamento per fermare l’abbattimento selettivo dei pulcini maschi e adeguarsi così alle direttive europee che invocano la loro tutela. Qual è la situazione per questi pulcini e perché sono abbattuti ogni anno.

Pulcini maschi, perché sono uccisi e quali sono le richieste per la loro tutela

L’emendamento presentato l’1 dicembre intende recepire le direttive europee e portare quindi l’Italia a adeguarsi al divieto, entro il 2026, di abbattimento selettivo dei pulcini maschi. Come sottolinea Animal Equality, responsabile di una vasta campagna di sensibilizzazione, i pulcini maschi sono considerati come veri e propri “scarti” dalle industrie. Non sono infatti in grado di deporre uova e non possono essere impiegati nell’industria alimentare, perché appartengono a una specie diversa rispetto ai comuni polli broiler di cui si consuma regolarmente la carne.

Pulcini maschi, quanti vengono uccisi ogni anno e quando avrà fine il massacro

Ogni anno, le stime parlano di numeri tra 25.000.000 e 40.000.000 pulcini maschi abbattuti con metodi che non impiegano le apposite tecniche di stordimento. Questi animali molto spesso sono triturati vivi oppure soffocati entro le prime 24 ore dalla loro nascita. Per porre fine a questo crudele massacro, Animal Equality aveva lanciato già nel 2020 una campagna con l’obiettivo di chiedere al Governo e all’industria lo stop all’abbattimento. Con l’emendamento presentato a inizio mese dall’Onorevole Francesca Galizia, capogruppo del MoVimento 5 stelle in Commissione Politiche UE, si intende proseguire su questa strada e consentire il ricorso all’abbattimento solo nei casi previsti dalla normativa vigente che disciplina le malattie animali. Lo stop di questo massacro sarebbe previsto già nel 2022 in alcuni Paesi come Francia e Germania.

Stop all’abbattimento di pulcini maschi, cosa c’è nell’emendamento

Questo emendamento prevede i tempi necessari per l’adeguamento alla normativa di aggiornamento delle procedure di lavoro e dello stato tecnologico delle imprese del settore dell’allevamento delle galline ovaiole. L’emendamento intende anche supportare l’introduzione e lo sviluppo di tecnologie e strumenti capaci di identificare il sesso del pulcino prima della schiusa. Per Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia, “È necessario che l’Italia compia una scelta di responsabilità e rispetto nei confronti di animali, esseri senzienti, che non possono più essere solo considerati scarti industriali”, in un percorso definito come “fondamentale per il progresso del nostro Paese e degli animali”.

Ultimo Aggiornamento: 03/12/2021 11:32