Vai al contenuto

Scomparso Demetrio Volcic, corrispondente da Mosca e voce dietro la Cortina di Ferro: il ricordo dei colleghi

Pubblicato: 05/12/2021 19:16

Demetrio Volcic è stato un simbolo del giornalismo italiano degli ultimi decenni del Novecento, vissuti nelle capitali dell’Est da cui ha raccontato la Cortina di Ferro e la Guerra Fredda. Storico inviato a Mosca, Volcic è venuto a mancare domenica 5 dicembre, all’età di 90 anni. Grande il cordoglio della stampa italiana che commemora la sua figura, entrata nelle case degli italiani con l’iconica frase: “Fa freddo qui a Mosca“.

Addio a Demetrio Volcic, storico corrispondente da Mosca

Demetrio Volcic è scomparso all’età di 90 anni, dopo diversi mesi in cui le sue condizioni di salute erano peggiorate. Il giornalista è stato corrispondente dalle capitali sovietiche per 30 anni, quei tre decenni caotici e fondamentali, dal 1968 agli anni Novanta, che hanno dato forma al mondo in cui viviamo oggi. Da Bonn, Praga, Mosca, Vienna, Volcic ha raccontato la Cortina di Ferro e la Guerra Fredda, i protagonisti dello scenario politico e le trame internazionali.

Volcic è morto a Gorizia, città di confine, dove viveva con la famiglia e di cui era originaria la madre. Oltre a essere stato storico inviato oltre il Muro, Demetrio Volcic ha ricoperto il ruolo di direttore del Tg1 fino al 1996. Ha poi deciso di dedicarsi alla carriera politica, facendosi eleggere senatore nei ranghi del centro-sinistra fino al 2001, diventando poi europarlamentare dal 1999 al 2004.

Il cordoglio di politica e giornalismo per la morte di Demetrio Volcic

Ricorda il gigante del giornalismo Paolo Valentino, corrispondente a Berlino per Il Corriere della Sera, che racconta alcuni aneddoti della carriera di Volcic, interprete dei misteri del regime sovietico per il pubblico italiano. Tantissimi i colleghi che esprimono parole di cordoglio.

L’Unione Sindacale Giornalisti Rai scrive in una nota: “Demetrio Volcic è stato interprete autentico del ruolo del giornalista del Servizio Pubblico. È stato un punto di riferimento sui temi della politica internazionale con una competenza e una autorevolezza riconosciute non solo dal pubblico ma anche dai colleghi e dagli specialisti di politica estera.Con il suo lavoro caratterizzato da terzietà e rigore professionale ha contribuito a raccontare e a far comprendere a milioni di persone fatti di importanza storica“.

Post di Usgrai

L’addio arriva anche da Bruno Vespa, che ricorda il “grande giornalista gentiluomo. Sono orgoglioso di aver fatto alla fine degli anni Sessanta le ricerche in nastroteca per sonorizzare i suoi servizi con i rumori dei cingoli dei carri sovietici durante l’invasione della Cecoslovacchia“. Rendono omaggio anche politici come Enrico Letta, che ricorda: “Ero un giovane studente, curioso di quel che succedeva a Mosca con la Perestrojka. Lo incontrai lì nei giorni in cui non si capiva ancora. Mi fece visitare i primi mercatini di jeans e dollari. Fu molto più utile di tanti discorsi ufficiali. Addio“. Anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli twitta: “Addio a Demetrio Volcic. Ci lascia un grande giornalista, storico corrispondente da Mosca, stimato europarlamentare“.

Tweet di Enrico Letta
Ultimo Aggiornamento: 06/12/2021 09:05