Vai al contenuto

Stefano Maniscalco e la passione per il karate: i nuovi progetti dello sportivo dopo il ritiro dall’agonismo

Pubblicato: 07/12/2021 12:12

Stefano Maniscalco è noto per le sue doti atletiche che lo hanno portato a diventare per ben tre volte campione di karate. La sua passione per lo sport è iniziata quando era ancora giovanissimo e anche oggi che non gareggia più la sua esperienza con le arti marziali prosegue. Nella vita di Stefano però ci sono anche molti progetti che lo vedranno impegnato lontano dal tatami, come il suo libro e il film presto in uscita nelle sale.

Stefano Maniscalco e la passione per il karate: la sua storia

Stefano Maniscalco è stato ospite di Trends & Celebrities, su RTL 102.5 News, prendendo parte a una lunga intervista con me, Simone Palmieri e Jody Cecchetto. “Ho iniziato a fare arti marziali a Palermo a 10 anni, prima facevo ginnastica artistica” ha ammesso lo sportivo. “A suggerirmelo è stato mio padre, che è stato il primo maestroha aggiunto facendo luce sul suo passato. “Mi sono appassionato guardando gli action movie di Hollywood, ma arrivo da una famiglia di atleti. Sono un figlio d’arte. Le mie sorelle fanno Judo e Karate” ha rivelato parlando ancora dei familiari.

L’amore per la sua disciplina sportiva è cresciuto anno dopo anno e, spiega Maniscalco, gli ha permesso di farne una professione. “Le arti marziali sono la mia passione, ma col tempo sono diventate anche un vero e proprio lavoroha rivelato in radio. Nel 2017, all’età di 35 anni, il karateka si è visto costretto a concludere la sua carriera agonistica. “Oggi– ha spiegato- sono allenatore del gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e della Nazionale militare di Karate. Sono contento di avere portato tante medaglie all’Italia”.

Stefano Maniscalco oltre lo sport: dal libro al film in arrivo al cinema

Da qualche settimana, nelle librerie è arrivato il nuovo libro di Stefano Maniscalco, L’ultimo imperatore del Karate. “Quando ho disputato l’ultima gara ho affrontato un amico, Christian Toni. Gli piazzai un bel calcio alla fine. Lui mi abbracciò e mi disse ‘è finito l’ultimo imperatore del Karate’” ha spiegato parlando proprio del titolo. “Mi emozionò e quando decisi di raccogliere la mia vita in un’autobiografia ho voluto dare questo titolo” ha aggiunto. “Avevo tanto da dire. Un karateka non smette mai di esserlo, finisce solo l’agonismo. Resta quello che hai fatto e quello che hai lasciato. Adesso mi dedico alle nuove generazioni” ha infine ammesso.

Il 2022, sarà l’anno del suo film, che uscirà al cinema. “L’ho girato con Claudio De Falco due anni fa, ma con l’avvento della pandemia non abbiamo potuto fare sì che fosse pronto” ha rivelato, aggiungendo che attualmente vi stanno lavorando di nuovo. “Il cinema mi ha sempre appassionatoha poi raccontato. “Ho voluto portare le arti marziali sul grande schermo come accade in Francia. In Italia è difficile sdoganare altri generi di film, ma ci proviamo. L’arte marziale cinematografica con quella di gara non c’entra nulla. È molto coreografica ha concluso anticipando un po’ della sua opera per il grande schermo.

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2021 12:13